Dal 2007, il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo (World Autism Awareness Day) per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone nello spettro autistico. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale, in Italia circa 1 bambinə su 77 si trova nello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi. Numeri che dovrebbero farci pensare di aver raggiunto una certa consapevolezza su cosa sia l’autismo, eppure ancora quando si parla di persone nello spettro, è molto diffusa l’idea che si tratti di un disturbo o di una “stranezza”.
E se invece iniziassimo a pensare che non tutte le persone agiscono, percepiscono e comunicano allo stesso modo? È fondamentale assumere questa prospettiva fin da quando si è piccolə e per farlo ci vengono in aiuto gli albi illustrati.
TELEFONATA CON IL PESCE di Vecchini/Sualzo edito da Topipittori
“Il bambino seduto al banco vicino alla finestra non parla. Cioè, a casa sì, ma a scuola no. Neanche una parola. È molto timido, dice sua mamma. Ha qualcosa che non va, dicono gli altri genitori”. Inizia così questo albo che in primis mi ha attratta per i colori e i disegni delicati. Protagonisti di questa storia sono una bambina molto curiosa e un bambino silenzioso che insieme scoprono quanto sia bello imparare a conoscersi senza pregiudizi e quanto sia importante saper rispettare i tempi e le caratteristiche delle altre persone.
IL MONDO È ANCHE DI TOBIAS di Spagnoli Fritze/Ferri edito da Lapis
Questa è la storia di una mamma a cui hanno detto che il suo bambino “non è normale”. È la storia di una mamma che anche se il suo bambino non parla, può sentire tutto l’amore che prova per lei. È la storia di una mamma che, come in una fiaba, ogni giorno indossa il suo elmo, mette a tracolla la sua borsetta (che sicuramente contiene una spada scintillante) e aiuta il suo bambino ad affrontare le piccole e grandi difficoltà quotidiane, perché il mondo non è solo degli altri, ma è anche del suo Tobias!
È NON È di Berrettoni Carrara/Carrer edito da Kalandraka
Graficamente questo libro sembra un collage di carta da parati, cartoncini e disegni più o meno stilizzati a biro o a matita… e non è un caso, perché queste caratteristiche rappresentano benissimo la moltitudine di sensazioni che prova Sara. Attraverso la voce narrante di suo fratello, scopriamo che Sara è silenziosa come un gatto ma anche rumorosa come il traffico, a volte abbraccia all’improvviso e altre volte si isola. Sara non somiglia a nessuno ed è per questo che è assolutamente unica.
AD ABBRACCIAR NESSUNO di Papini edito da Fatatrac
Capire e affrontare la diversità non è facile e questo albo, sia per i testi sia per le illustrazioni, è forse volutamente così complesso e metaforico. Damiano a scuola incontra Maddalena, che però lui chiama Silenzia del Lago, perché, come un lago non si increspa finché non lo tocchi, così la bambina non reagisce finché non è proprio lui a cercarla per passare del tempo insieme. La loro amicizia sarà breve e fugace, ma aiuterà entrambi a crescere e a provare un turbinio di emozioni di cui soprattutto Damiano proverà nostalgia.
BONUS: Le parole che non riesco a dire di Andrea Antonello
Stavo per fermarmi a questi 4 albi quando mi sono ricordata di un libro che ho letto qualche anno fa e che si intitola “Se ti abbraccio non avere paura”. Si tratta di un romanzo per adultə, scritto da Fulvio Ervas, in cui un padre fa un viaggio in moto con Andrea, suo figlio autistico. L’Andrea protagonista di quel libro nel 2016 ha pubblicato un libro per Mondadori in cui racconta a bambinə e adultə cos’è l’autismo. “Le parole che non riesco a dire” spiega gli aspetti essenziali della vita di Andrea, dal rapporto con le sue emozioni, al rapporto con gli altri, al come e perché ha scritto questo libro. Il come soprattutto è importante, poiché se gli albi di cui ho parlato prima raccontano vari modi di raccontare lo spettro, qui a prendere la parola è una persona autistica ed è bellissimo poter leggere le sue parole e sentire tutti i pensieri e le emozioni che vi sono dietro. Anche se non è esattamente un albo, sebbene contenga delle bellissime illustrazioni, ve lo lascio come libro bonus perché è importante dare spazio e voce a chi ancora troppo spesso non ne ha.