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7 cose che ogni femminista fa in amicizia
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7 cose che ogni femminista fa in amicizia

Traduzione di Elisa Sanguineti

Oggigiorno, la parola femminismo è molto in voga e al centro dell’attenzione dei mass media, e rappresenta un movimento al quale molti amano associare determinati parametri. Puoi fare X, ma non Y. Sei un buon femminista se dici questo, non lo sei se pensi quello. Indossa questo. Non comprare quello. È una gran noia, ragazzi, perché in fin dei conti non c’è un solo modo per essere femministi. E, a dir la verità, tutti questi comportamenti prestabiliti a volte mi fanno venire voglia di concentrarmi sugli aspetti positivi, come le cose che ogni femminista fa in amicizia. Perché chi è femminista ci sa fare in amicizia, e perché per quanto discutere su come l’intersecarsi di omofobia e razzismo, sessismo e classismo istituzionalizzati abbia causato secoli di violenta disuguaglianza sia un argomento importante su cui soffermarsi di frequente e con toni accesi, può essere anche estenuante. Cioè, può essere roba davvero tosta. E uno degli aspetti che preferisco – fra quelli che ho scoperto da quando ho cominciato a interessarmi sempre di più alle politiche di genere – riguarda le amicizie che ho stretto e i rapporti preesistenti che si sono consolidati moltissimo.
L’ondata femminista nella quale ci troviamo oggi si concentra sulla libertà di scelta e sull’interpretazione individuale del termine generale femminismo. Non entrerò in dettagli super-specifici con questa lista, perché non mi sembra giusto (come abbiamo già detto, non c’è un solo modo per essere femministi). Ma i principali elementi che ritengo possano aiutare un rapporto a diventare sempre più positivo e in grado di migliorarci (l’onestà, la tolleranza, le emozioni) spesso corrispondono ad alcuni fra i maggiori capisaldi del femminismo. Vediamo quindi quali sono.
Cosa rende le migliori amicizie della vostra vita, appunto, migliori? Perché le coltivate? Perché vi ci siete affezionati? Ecco le risposte che io ho dato a queste domande.

1. Sosteniamo a vicenda le nostre relazioni amorose… O la loro assenza

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Vuoi uscire con lo stesso essere umano per 10 anni? Fallo. Vuoi uscire con gli stessi due esseri umani per 10 anni? Fallo. Odi qualunque tipo di relazione e preferisci amoreggiare con quante più persone possibili, a patto che ai tuoi partner di amoreggiamento stia bene? Fallo. Fa’ ciò che ti rende felice. Siamo consapevoli del fatto che la tua identità non è determinata dal numero di persone con cui sei andata a letto, e che esistono diversi livelli di intimità sessuale con cui una persona può sentirsi a proprio agio.

2. Non siamo in competizione

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Sai chi è che adora alimentare il mito che tutte le donne sono iper-competitive fra di loro? I sistemi istituzionali che traggono beneficio da un insieme di donne (e di persone in generale) super frammentato. Il sostegno che ho ricevuto dalle mie amiche femministe in ogni aspetto della mia vita (professionale, amoroso, emotivo, creativo) è di inestimabile valore. Non smetterò mai di esserne grata e di voler loro bene.

3. Celebriamo la tua unicità

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Il diritto di autorappresentarsi è incredibile. Ci dà forza. Può cambiare la nostra vita. Vuoi pubblicare 50 selfie di seguito su Instagram? Puoi star certa che metterò un Mi Piace su tutte quelle che appariranno sul mio newsfeed. Indossa solo cardigan beige o non metterti mai più un reggiseno. Sta a te decidere.

4. Rendiamo onore ai pronomi che usi

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Non capisco perché la gente debba essere così pignola quando si parla di pronomi. “Usare ‘gli/le’ non è corretto in grammatica!”. Tanto per cominciare chi c***o se ne frega, secondo, perché ti dà così fastidio lasciare che le persone siano a loro agio con loro stesse? Non ha proprio senso. Scegli i tuoi pronomi, proprio come gli altri scelgono i loro. Funziona così e basta.

5. Siamo grandi fan della cura personale

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Demolire il patriarcato è dura. Amare se stessi può esserlo ancora di più.

6. Non ti metteremo mai in imbarazzo per ciò che provi

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Da quando provare delle emozioni e non nascondere ciò che ci passa per la testa hanno iniziato a essere visti come aspetti negativi e punti deboli? Ah, già, da quando sono stati associati alla parola “femminile”. La società ha cercato per moltissimo tempo di imporci quali emozioni possiamo provare e quali no: alle donne non è permesso esprimere i propri sentimenti senza essere definite irrazionali; agli uomini non è permesso esprimere i propri sentimenti senza essere definiti deboli; e tutti gli altri semplicemente non contano. È ora di dire basta: arrabbiatevi. Siate tristi. Saltate su e giù per l’agitazione. Piangete. Sperimentate l’ampia gamma di emozioni a disposizione dell’essere umano. Prenderne coscienza vi darà forza.

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7. Amiamo il dibattito

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Il modo migliore di elaborare le proprie convinzioni? Renderle oggetto di un dibattito con i propri amici. Certo, i miei amici probabilmente si entusiasmano per, diciamo, le politiche di genere dietro alle copertine dei libri di Elena Ferrante; i tuoi, magari, si entusiasmano per qualcos’altro. Qualunque cosa sia, non temere di vestire i panni dell’appassionato di dibattito.

8. Ti sosteniamo nel fare scelte autonome

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Cosa ti rende felice di vivere? Fallo. Se hai bisogno di qualcuno che ti tenga per mano durante il percorso, puoi contare su di me.

 

Immagini: Fouquier/Flickr; Giphy
Fonte: Bustle

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