Mi piacerebbe poter dire che l’8 marzo è una ricorrenza inutile, mi piacerebbe poter dire che non serve “festeggiare” la donna una volta all’anno, mi piacerebbe poter dire che le mimose puzzano e sono pure bruttine, mi piacerebbe molto, ma anche per questo 2015 l’uguaglianza resta un’utopia.
8 MARZO COS’È?
La Giornata Internazionale della Donna ricorre ogni anno in tutto il mondo per celebrare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne.
Storicamente i primi anni del ‘900 vengono ricordati per l’industrializzazione, per i moti operai e per il diritto di voto e fu proprio a questi temi che si allacciarono le richieste dei movimenti femministi sparsi in tutto il mondo.
Per la prima volta si sentì il bisogno di discutere delle discriminazioni a carattere sessuale: perché una donna non ha diritto ad esprimere il proprio parere? perché una donna non ha il diritto di lavorare per lo stesso numero di ore di un uomo? perché una donna non ha il diritto di essere retribuita proporzionalmente al proprio operato? perché una donna non ha diritti?
8 MARZO PERCHÉ?
La data corrisponde all’inizio della Rivoluzione Russa nel febbraio 1917, dato che tra le varie manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo, viene ricordata una marcia a San Pietroburgo guidata da madri, sorelle, mogli e figlie degli uomini al fronte che rivendicava la fine della guerra.
L’ufficializzazione della celebrazione e della data risale invece al 1977, con la richiesta da parte dell’ONU di dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”.
8 MARZO OGGI?
Il nuovo millennio ha assistito a cambiamenti significativi riguardo ai pari diritti e all’emancipazione delle donne; donne in tutti i paesi del mondo si sono distinte in ambienti che per secoli sono stati ritenuti prerogative maschili, come la politica e la scienza, ma non basta!
Per molt* di noi tutte le battaglie sono state vinte, per molt* di noi il patriarcato non esiste più, per molt* di noi il maschilismo sta assumendo i tratti nebulosi del ricordo perchè finalmente siamo TUTTI UGUALI… Mi piacerebbe poter dire che è così, ma la verità è che abbiamo bisogno di questa data, non per sentirci speciali, non per farci trattare per 24 ore con il riguardo che meritiamo ogni giorno, non per ricevere regali, essere guardate con rispetto o passare una serata tra amiche, ne abbiamo bisogno per ricordarci che anni di violenze e soprusi non devono ripetersi mai più, ne abbiamo bisogno per mettere un punto esclamativo davanti ad ogni nostra conquista, ne abbiamo bisogno perché non siamo inferiori a nessuno e nessuno può farci sentire tali.
Nell’era della tecnologia vi invito a taggare @bossyitaly sui social utilizzando gli hashtag #womensday e #makeithappen per raccontarci i risultati che avete raggiunto e che vi rendono fier* di voi.
Fonti:
|UN|
|InternationalWomensDay|