Scritto da Mc Nill
Bossy mi ha chiesto di scrivere un pezzo spiegando perché sia importante fare Coming Out.
Subito ho pensato a quanto uscire dall’armadio abbia cambiato per sempre la mia esistenza e quella di tantissime persone che ho incrociato/incrocio durante questa, mi sono rivista tutta l’adolescenza scorrermi davanti (con tanto di musica di Dawson’s Creek sotto) e dopo aver controllato su Facebook che fine avessero fatto alcune mie crush/ex mi sono messa a scrivere queste righe.
Credo che il Coming Out sia una cosa estremamente personale, per alcuni è una scalata mentre per altri è una passeggiata in un campo di margheritine, non esiste una verità assoluta ma di una cosa sono sicura: della sua importanza nella vita di chi lo fa e in quella delle persone intorno a quest’ultima.
Sin dal nostro primo istante in questa terra siamo stretti da catene.
La catena degli stereotipi di genere, la catena delle aspettative altrui, la catena della tradizione e via così. Per quanto siano spesso invisibili queste catene hanno un peso gigantesco sulla nostra intera esistenza e a volte abbiamo un “bizzarro” rapporto con loro: le odiamo con tutto il cuore o parzialmente, ma allentarle ci fa allo stesso tempo paura.
A volte però scatta qualcosa e c’è un preciso istante durante il quale dici a te stess* che non ti importa di cosa troverai una volta liber* dalle catene, la cosa più importante è liberarsi, è la libertà.
Ecco, il Coming Out è prima di tutto un enorme ATTO DI LIBERAZIONE.
In vari sensi: ci si libera da segreti e bugie, da una buona quantità di paura, sovrastrutture sociali e molto altro. Ah sì, se ne andranno (quindi ti libererai di) amici che non erano poi tanto amici, anche se all’inizio ci starai male e piangerai cantando a squarciagola “Don’t Speak” dei No Doubt, alla fine ringrazierai il giorno in cui ti sei dichiarat* per essere stato una sorta di “pulizia contatti” molto ma molto utile.
Ti dirò di più, magari qualcun altro vedendoti assaporare tutta questa libertà capirà di volerne un po’ anche lei/lui: la liberazione è contagiosa (così poi potrete cantare “Don’t Speak” insieme).
Per questo credo che sia importante che personaggi con molto seguito facciano Coming Out: magari tra i propri seguaci ci sono persone che hanno bisogno di sentirsi meno sole, di sapere che “c’è qualcuno come loro al mondo”, di poter vedere che l’omosessualità (o la bisessualità, o la transessualità etc.) non è un virus che ti rende un fallimento vagante.
Da questo momento in poi la smetterò con l’utilizzo della metafora delle catene, un po’ perché mi incarto e un po’ perché già non so scrivere gli articoli figuriamoci fare i profondi.
Fare Coming Out è anche dire “io ci sono, io esisto” ed è di conseguenza un importante ATTO POLITICO e di rivendicazione. Ci si dichiara parte di una minoranza sbattendo nuovamente in faccia alla società l’esistenza della stessa, una minoranza che esige e ha diritto a pari diritti.
Eh sì, il personale è politico, punto.
Il Coming Out è solo IL PRIMO DI TANTI altri Coming Out, perché dopo aver iniziato ad esplorare noi stess* inizieremo a conoscere sempre più lati del nostro essere e più ne conosceremo più capiremo che conoscersi è una figata e quindi non avremo mai voglia di smettere.
Sì, è veramente una figata, ve lo garantisco.
Il Coming Out può essere tante cose.
Talmente tante che provare a scriverci sopra un articolo per me è riduttivo.
Non continuerò con la mia lista del “perché è importante” fare Coming Out, chiuderò questo delirio scrivendo la prima cosa che sento dentro in questo momento:
Non forzarti.
Nessuno ti ha ordinato di fare Coming Out, né io né il dottore.
Fallo quando ti sentirai pront*, quando vorrai, quando saprai che è la cosa giusta da fare al momento giusto. Segui il tuo respiro.
Quando lo farai non garantisco che sarà tutto stupendo: forse ci saranno giornate dure e momenti in cui vorrai sparire, è vero.
Ma tu non mollare.
Sii te stess*.
Lotta per te stess* e per chi da te scoprirà cosa vuol dire “coraggio” e troverà la forza.
Le cose cambieranno, ogni giorno in meglio.
Anche grazie a te e al tuo Coming Out.
Quindi grazie, anche se non ci conosceremo mai.
Buon Coming Out Day.