Da Dicembre 2018, Tumblr non permetterà più il “contenuto per adulti”, definito come quello che mostra “organi genitali realistici o capezzoli femminili, nonché tutti i contenuti, tra cui foto, video, GIF e illustrazioni, che rappresentano atti sessuali”.
Prima di tutto questo, le politiche tolleranti della piattaforma differivano sostanzialmente da quelle di Facebook e Instagram, che hanno sempre avuto linee guida di moderazione dei contenuti più rigorosi.
Quest’aggiunta è avvenuta a seguito della rimozione dell’app di Tumblr dall’app store Apple, dopo che erano stati trovati alcuni contenuti pedopornografici. Tuttavia, questa mossa riflette cambiamenti più ampi a seguito dell’acquisizione, da parte di Verizon, di Yahoo (la compagnia di controllo di Tumblr).
Katrin Tiidenberg, una ricercatrice che ha studiato le espressioni delle identità su Tumblr, suppone che questo cambiamento possa avere a che fare più con gli inserzionisti di pubblicità che con la protezione degli utenti. A prescindere dalle motivazioni di Tumblr, questa nuova politica colpirà seriamente i giovani LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer – in realtà, bisognerebbe aggiungere la sigla completa perché le conseguenze ricadono su tutta la comunità LGBTQIA, NdT) che vanno alla scoperta di sé e trovano supporto su Tumblr e le sue communities.
Spazi online “più sicuri”
Le identità LGBTQ sono spesso state stigmatizzate e Internet ha avuto un ruolo chiave nell’aiutare le persone con diverse identità di genere e orientamenti sessuali a imparare di più su se stessi e gli altri. Tumblr ha fornito uno spazio sicuro per questo, attraverso molte delle sue caratteristiche (es. l’uso di pseudonimi, i reblogs), e attraverso le comunità che attrae.
Premesso questo, non è sorprendente che un grande sondaggio australiano abbia scoperto che i giovani LGBTQ usino Tumblr più frequentemente di tutto il resto della popolazione.

Molti dei partecipanti hanno indicato che il contenuto su Tumblr migliorava la loro comprensione della sessualità, del genere, e facilitava l’accettazione di sé.
Tumblr è servito come mezzo essenziale per i giovani LGBTQ, rispetto ad altre piattaforme popolari. Alexander Cho, un membro post-doc alla UC Irvine, ha scritto sull’“ecosistema queer”, dove “gli utenti possono condividere porno, flirtare, offrire supporto contro l’omofobia, e consigli sul coming out…”. Cho ha visto che le persone queer di colore vivono Facebook come uno spazio che è ‘automaticamente pubblico’, e che preferiscono Tumblr per condividere contenuto intimo e personale. Le persone LGBTQ hanno anche un mezzo potente per trovare una rappresentazione di sé. Attraverso sofisticati hashtag, le persone transgender condividono arte, storie, e parlano tra di loro, sfidando le norme cisgender.
Assieme al ricercatore Tim Highfield, ho riscontrato come condividere le GIFs queer non solo permetta a giovani LGBTQ di prendere parte alle communities di fan su Tumblr, ma anche di mostrare giocosamente la cultura queer in massa. Questa ampia rappresentazione delle identità LGBTQ potrebbe dissuadere altri dalle molestie omofobe. Infatti, alcune delle donne queer che ho intervistato percepiscono meno la discriminazione su Tumblr.
Che c’entra il porno, in tutto questo?
Il porno è una porzione delle molteplici forme di media di cui fruiscono gli utenti LGBTQ. Questo materiale permette loro di unire identità non-mainstream e sopravvivere in un mondo dove l’eterosessualità è rappresentata ovunque nei mass media.
Non tutti i contenuti LGBTQ presentano genitali, capezzoli femminili, o atti sessuali, ma non tutti i contenuti con questi elementi costituiscono quello che generalmente sarebbe considerata pornografia. Molto del contenuto sessualizzato che circola tra gli utenti LGBTQ di Tumblr rende disponibili rappresentazioni di sessualità che sono frequentemente rese invisibili o emarginate.
Queste possono prendere forma tramite fan art, montaggi di spezzoni di film, abbracci sensuali, e selfies. Questo permette alle persone LGBTQ di vedersi come esseri sessuali – cosa che è particolarmente importante per lo sviluppo di un senso di identità sessuale e di genere dei giovani.
Anche se siete in disaccordo con l’accesso degli adolescenti a questo tipo di contenuto, la nuova politica di Tumblr lo censurerà per tutti, a prescindere dall’età. Precedentemente, gli utenti potevano etichettare i propri blog come “NSFW” se postavano occasionalmente nudità e contenuti “adulti”. Questo ha fornito una specie di checkpoint per impedire ai più giovani di accedere a quel tipo di materiale.
Adesso nemmeno gli adulti potranno accedere al “contenuto per adulti”. Questo significa che i giovani sopra i 18 anni, che potrebbero affrontare cambiamenti formativi nella propria vita, come l’inizio dell’università, o trasferirsi lontano da casa, non avranno accesso a media che potrebbero aiutarli a imparare di più sulla propria identità, e sentirsi supportati durante questo processo.
Le piattaforme commerciali plasmano la cultura
Le rigide politiche di moderazione dei contenuti tendono ad avere esiti negativi per utenti già emarginati. Nella mia ricerca con Jean Burgess e Nicolas Suzor, abbiamo visto che alcune donne queer hanno trovato troppo severe la moderazione dei contenuti di Instagram.
Instagram chiede agli utenti di segnalare il contenuto, e risponde attraverso meccanismi automatici (algoritmi, NdT). Di conseguenza, i contenuti delle donne queer sono stati rimossi in base alle lamentele degli altri utenti e la censura di hashtag come #lesbian. I nuovi aggiornamenti di Tumblr promettono un simile approccio, unendo ai meccanismi di rilevamento automatico, le segnalazioni che gli utenti potranno fare.
Molti studiosi hanno iniziato a esaminare in modo critico come le decisioni delle piattaforme possano formare le nostre norme sociali e culturali. In Canada, Chris Tenove, Hiedi Tworek, e Fenwick McKelvey hanno fatto notare che la moderazione dei contenuti non è standardizzata e manca dell’attenzione federale. Le piattaforme spesso applicano categoria di moderazione, come “contenuto per adulti”, senza trasparenza o responsabilità.
Il CEO di Tumblr, Jeff D’Onofrio, ha spiegato: “Su internet non mancano i siti che mostrano contenuti per adulti. Lasceremo a loro l’incarico, e concentreremo i nostri sforzi nel creare l’ambiente più accogliente possibile per la nostra community”. Sembra che con questo nuovo cambiamento, i giovani in cerca di contenuti sessuali avranno bisogno di cambiare spazio. Mentre alcuni tra loro si rivolgeranno a siti pornografici, molti di questi siti non sono ideati con diverse identità sessuali e di genere in mente.
Per la gioventù che vorrà accedere a questi siti sarà più probabile trovare rappresentazione di donne e persone transgender stigmatizzata, stereotipata e degradante. Anche i siti di pornografia che sono LGBTQ-friendly non hanno l’elaborata rete comunitaria unica che ha Tumblr. Queste communities aiutano i giovani a filtrare i contenuti sessuali in relazione alle persone che stanno diventando, mentre crescono. La decisione di Tumblr implica che i giovani LGBTQ avranno un mezzo di comunicazione in meno, dove poter imparare riguardo alla propria identità sessuale e trovare supporto dai coetanei che sono come loro, e che condividono materiale per loro.
Fonte
Magazine: The Conversation
Articolo: Why Tumblr’s ban on adult content is bad for LGBTQ youth
Autore: Stefanie Duguay
Data: 6 dicembre 2018
Traduzione a cura di: Caterina Fantacci
Immagine di copertina: Hannah Wei