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Ecco cosa cambia con la nuova legge sull’autodeterminazione

Ecco cosa cambia con la nuova legge sull’autodeterminazione

Giovedì scorso (30 giugno 2022, NdT) la Ministra tedesca per la Famiglia Lisa Paus (Alleanza 90/I Verdi) e il Ministro tedesco della Giustizia Marco Buschmann hanno presentato i punti chiave della legge sull’autodeterminazione. La nuova legge sostituirà finalmente la cosiddetta “legge transessuale” (conosciuta anche come TSG), obsoleta e in parte incostituzionale. Finora si sono rese necessarie due perizie psichiatriche con domande molto intime, peraltro molto costose. Il processo dura solitamente mesi o anni.

La nuova legge dovrebbe finalmente cambiare questa situazione. Per l’adeguamento del proprio genere o nome di battesimo sarà sufficiente una visita all’ufficio anagrafe, operazione meno complessa dal punto di vista burocratico. Che si tratti di una persona trans, intergender o non binaria non avrà più alcuna importanza.

Così si è pronunciata Lisa Paus a proposito della nuova legge sull’autodeterminazione:

“Poter vivere in maniera autodeterminata è fondamentale per tuttə. Il libero sviluppo della personalità, il rispetto della sfera privata e la protezione contro la discriminazione sono diritti garantiti dalla costituzione, e sono garantiti a tuttə. La TSG risale al 1980 ed è degradante per le persone interessate. La aboliremo definitivamente e la sostituiremo con una moderna legge sull’autodeterminazione. Oggi è dunque un buon giorno per la libertà e per la diversità nel nostro Paese.

La legge sull’autodeterminazione migliorerà la vita delle persone trans e sancirà il riconoscimento della diversità di genere. In molti contesti la società è in anticipo rispetto alla legislazione. Come Governo ci siamo proposti di creare un quadro giuridico che permetta di creare una società aperta, eterogenea e moderna”.

La nuova campagna Transmedienwatch si occupa della copertura mediatica violenta e problematica nei confronti delle persone trans, che ancora una volta si riscontra sempre più spesso nel contesto di tali innovazioni. È stata lanciata dalle associazioni Bundesverband Trans* (BVT* e. V.), Deutsche Gesellschaft für Transidentität und Intersexualität (dgti e. V. – Società Tedesca per la Transidentità e l’Intersessualità, NdT), TransInterQueer (TrIQ e. V.) e Inter*Trans*Beratung Queer Leben (Sportello di Consulenza Inter*Trans* Vita Queer, NdT). La petizione avanza le seguenti richieste:

  • Richiediamo contestualizzazione ed equilibrio.
  • Richiediamo una copertura mediatica rispettosa e umana che contrasti le discriminazioni.
  • Richiediamo che venga rispecchiato lo stato attuale del sapere scientifico.
  • Richiediamo una copertura mediatica fattuale e fondata.
  • Richiediamo che le auto-organizzazioni trans* vengano sempre più impiegate come interlocutrici competenti.
  • Richiediamo che l’ostilità nei confronti delle persone trans* venga presentata anche nei media come un problema per la società democratica.

Qui è inoltre possibile trovare maggiori informazioni sul mito secondo cui migliori diritti per le persone trans e intergender metterebbero a repentaglio i diritti delle donne o nuocerebbero aə bambinə.

Fonte
Magazine: HEINRICH-BÖLL-STIFTUNG
Articolo: Das ändert sich mit dem neuen Selbstbestimmungsgesetz
Data: 4 luglio 2022
Scritto da: Redazione
Traduzione a cura di: Grazia Polizzi
Immagine di copertina: Sharon McCutcheon
Immagine in anteprima: Pinterest

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