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Gestazione per altri: discutiamone seriamente, poniamoci delle domande insieme
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Gestazione per altri: discutiamone seriamente, poniamoci delle domande insieme

Ne hanno fatto ricorso Nicole Kidman, Ronaldo, il fratello di Phoebe in Friends ed Elton John, ma è con Niki Vendola che il putiferio si è scatenato senza nemmeno poi troppi giri di parole: perché?

La gestazione per altri c’è infatti quasi sempre stata ma quasi mai nessuno ne ha parlato razionalmente e senza strumentalizzarne i fini.
Avere un’opinione in merito è piuttosto ostico, perché come in pochi casi qui ancor più la bioetica si interseca alla scienza e al sentimento umano, portando anche i più liberali ad avere ripensamenti. Quel che è più grave, però, non è tanto non avere idea alcuna su che posizione prendere o meno, bensì il fatto che, ad oggi, pochissimi testi, saggi e dibattiti online cerchino di sviscerare la questione alla radice per analizzarla così com’è. Sebbene molti parteggino per il no categorico e altrettanti per il , quell’enorme fetta di popolazione che una chiara opinione in merito ancora non la ha è rimasta priva di qualcuno che la rappresentasse illustrando dati scientifici, oggettivi e liberi da pareri e convinzioni etiche/morali personali.

Sebbene in queste poche righe nessuno qui avrà la presunzione di erigersi portavoce di tale fetta di persone, cercheremo comunque di porre le basi necessarie a dare il via a un dibattito costruttivo e privo di giudizi personali circa la pratica delle Gestazione per Altri (GPA), e lo faremo proprio senza dare alcun tipo di risposte ma partendo proprio dalle domande (alle quali speriamo risponderete con noi).

Premessa: che cos’è la GPA e come funziona?

La GPA (perché è così che si chiama, utilizzare l’improprio ‘Utero in Affitto’ denota già una presa di posizione basata su pregiudizi morali e quindi non razionali) è innanzitutto una pratica legalizzata e regolamentata in pochissimi paesi (fra i quali, ricordiamo, non è presente l’Italia).
A farvi ricorso è solitamente, ma non necessariamente, una coppia sterile, il cui compito è sostanzialmente quello di cercare una donna disposta ad assumersi ‘l’incarico’ (passatemi il termine), di provvedere alla gestazione di un bambino che, una volta partorito, verrà dato alla suddetta coppia. La fecondazione può avvenire sia con seme e/o ovulo della coppia sterile sia con seme e/o ovulo di donatori esterni (il concepimento avviene in vitro). Per questa e tutta un’altra serie di motivi che vanno dall’accusa di sfruttamento alla tratta dalle bambine, la GPA è considerata come immorale dai più, fra i quali c’è anche chi chiede diventi reato mondiale (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/29/vendola-padre-parla-il-tribuno-adinolfi-lutero-in-affitto-sia-un-reato-universale-va-punito-come-il-turismo-sessuale/2506315/).

Chi gestisce per altri viene pagata? Il problema è solo dato dal fatto che sia remunerata o le insidie sono altre?

Sì e no. La GPA altruistica, e quindi non remunerata in alcun modo, è permessa in: Australia (non è tuttavia acconsentita in tutti gli Stati), Canada, Grecia (seppur con molte restrizioni), Belgio, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Sud Africa, Gran Bretagna, Israele, Danimarca. Tutti questi stati, è bene precisarlo, non consentono a chiunque di diventare una madre surrogata ma anzi, il percorso da intraprendere per diventarlo è lungo e pieno di test e valutazioni psicologiche (nonché accertamenti della condizione economica della possibile madre surrogata http://www.hrc.org/resources/overview-of-the-surrogacy-process).

La GPA è permessa, dietro retribuzione, in: Russia (chi l’avrebbe mai detto? Per ovvie ragioni è permesso farvi ricorso solo se in una coppia non omogenitoriale), Thailandia (dove solo alle coppie di sesso opposto, residenti nel paese, è permesso accedervi), Stati Uniti d’America (dove però le leggi variano da Stato a Stato http://www.findsurrogatemother.com/surrogacy-laws/us-surrogacy-laws-by-state), Ucraina (con restrizioni molto severe).

La GPA è dichiaratamente illegale per legge in: Finlandia, Francia, Georgia, Hong Kong, Hungary, Islanda, India (lo so, qui arriva lo stupore. Ma in India la surrogacy è illegale dal 4 novembre 2015 http://newdelhi.usembassy.gov/service/reporting-births-and-citizenship-questions/surrogacy-a.r.t.-and-dna-testing), Italia, Pakistan, Portogallo, Arabia Saudita, Spagna, Svizzera.

Qual è quindi il quadro che ne deriva? Eccezione fatta per gli Stati Uniti d’America, gli unici stati che permettono la GPA dietro remunerazione sono stati che, per nessuna ragione al mondo, acconsentono a coppie dello stesso sesso di farvi ricorso.
Qui è però il caso di fare una piccola precisione: sebbene non legale in molti stati, è purtroppo praticata comunque, illegalmente, nelle zone più povere della Terra. Sì, delle madri vengono sfruttate, dietro compensi spesso irrisori, e portate (se non proprio obbligate) a gestire per altri.
Ed è quindi questo il primo punto da analizzare sulla questione GPA: ci dà fastidio il fatto che la donna sia pagata (cosa che abbiamo appurato essere possibile in pochissimi paesi), o è piuttosto una questione di sacralità della maternità? Se sì, cosa ce ne facciamo quindi dei donatori di sperma? La sacralità della paternità non esiste, o è semplicemente meno importante?
Se la GPA diventasse universalmente altruistica e le leggi, con conseguenti punizioni, di chi vi fa ricorso illegalmente dietro remunerazione venissero inasprite, il nostro parere su di essa cambierebbe?

Un bambino può essere privato alla nascita della persona che lo ha messo al mondo? Questo gli causerà dei problemi psicologici? Il detto ‘L’utero è mio e me lo gestisco io’ è quindi moralmente non applicabile a tutte le casistiche possibili?

Il secondo nocciolo da sviscerare nella discussione sulla GPA è forse anche il più ostico, perché tratta tematiche personali e vicine alla sensibilità di molti. Scorrendo i commenti delle pagine di Facebook o di qualsiasi articolo in merito alla GPA si nota infatti come molte persone si blocchino qui, nel limbo del ‘una madre che ha portato in grembo un bambino per nove mesi non può poi sbarazzarsene’. Ecco, notizia straordinaria: può. Molte madri l’hanno fatto, lo fanno e lo faranno, a prescindere dal loro essere o meno madri surrogate. E aggiungo, se me lo permettete, che non è un problema nostro. Il problema è, semmai: a) del bambino nato e delle possibili ripercussioni che potrà avere, b) della madre se obbligata e sfruttata illegalmente a prestarsi come ‘gestatrice’ per altri.
Gli studi a riguardo sono ancora pochi, e ancor più spesso i loro risultati intrisi da valutazioni più personali che scientifico-razionali (e con personali sono da intendersi non solo i contrari ma anche i favorevoli).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, così come altre organizzazioni accademiche internazionali, stanno attualmente analizzando il fenomeno, cercando di capire quali tipologie di stress, pressioni psicologiche e problematiche possano riscontrare sia le donne che si prestano alla GPA che i bambini nati da esse.

Risultati a parte, la GPA apre le porte all’eterno dibattito filosofico e antropologico che riguarda il concetto di famiglia: una famiglia può definirsi tale senza la presenza di una madre biologica? Se no, vale lo stesso senza l’eventuale presenza del padre biologico?
I bambini abbandonati in tenera età dai genitori biologici e dati in adozione a una coppia di qualsivoglia identità di genere, incorrono poi nelle stesse eventuali problematiche dei bambini nati da GPA?
E ancora, il nostro parere sulla GPA cambierebbe se, fra tot numero di anni, gli studi della comunità scientifica internazionale dichiarassero che i suddetti bambini crescono bene così come ugualmente bene cresce chi vive in contesti famigliari sani ed equilibrati?

Il problema è dato dal fatto che a farvi ricorso siano anche le coppie omogenitoriali, o non ci piace anche quando a richiedere la GPA è una coppia eterosessuale?

Questo è un punto invece già ripetuto da molti: il problema è che a farvi ricorso sia stato Vendola, o che a farvi ricorso siano coppie di qualsiasi tipo in generale? Se la risposta a entrambe due le domande è sì, cosa ne facciamo di tutti quei ‘mi piace’ alle bellissime foto su Instagram della famiglia di Neil Patrick Harris?
Perché se la questione è l’omogenitorialità, allora il problema non si pone nemmeno, perché la comunità internazionale scientifica si è già espressa in merito: i figli cresciuti (ed è bene porre enfasi su questo verbo) da coppie same-sex ‘vengon su’ come gli altri. Ovvio, qualcuno sprofonderà nella vita criminale e qualcun altro avrà problemi psicologici, ma questo non può capitare a tutte le famiglie? Da sempre, infatti, anche dalle migliori famiglie tradizionali possono crescere i peggiori criminali.

Sebbene eretta a portabandiera contro le unioni same-sex, alla GPA vi fanno ricorso più coppie eterosessuali che omosessuali, pagando e non. Perché, ricordiamolo, sebbene sia altruistica nella maggior parte dei paesi che la consentono, la GPA è remunerata in altri, e in questi altri a potervi legalmente fare ricorso sono solo le coppie eterosessuali (sempre con l’eccezione degli Stati Uniti). Questo vuol dire che, statisticamente parlando, anche i numeri della GPA illegalmente remunerata sono legati in maggioranza a coppie etero. Questo sillogismo, ovviamente, è da chiudersi però con ‘la GPA illegalmente remunerata è sbagliata’, e non con ‘le coppie etero sono brutte e cattive e a questo punto è meglio dare i bambini alle coppie gay’.

See Also

I bambini stanno bene con chi li tratta bene e li ama. Ed è forse proprio da qui che dovremmo iniziare una discussione aperta, priva di pregiudizi di genere e soprattutto laica sulla gestazione per altri.

Della GPA ne hanno anche parlato:

Abbatto i Muri: https://abbattoimuri.wordpress.com/
Carlo Rimini, per La Stampa: https://www.lastampa.it/2016/03/01/italia/cronache/per-le-adozioni-tra-due-padri-resta-la-strada-del-tribunale-ma-potrebbe-complicarsi-H7aJbfR1Gr91IYCj12N7ZI/pagina.html
Che cos’è la maternità surrogata, Il Post: http://www.ilpost.it/2015/12/07/che-cose-la-maternita-surrogata/
Chiara Lalli, per Internazionale: http://www.internazionale.it/opinione/chiara-lalli/2015/11/10/maternita-surrogata-donne
Dario Accolla per Il Fatto Quotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/05/utero-in-affito-ecco-perche-non-e-sfruttamento-della-donna/2280367/
Diego Fusaro, per Il Fatto Quotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/29/vendola-padre-con-maternita-surrogata-caro-nichi-anche-il-tuo-e-sfruttamento-di-classe/2505895/
Luciano Casolari per Il Fatto Quotidiano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/16/utero-in-affitto-i-problemi-psichici-per-il-bambino-e-la-madre-surrogata/2465737/
Giovanni Drogo per NextQuotidiano: http://www.nextquotidiano.it/la-maternita-surrogata-e-una-sfida-non-un-problema/

GPA in U.K., una panoramica veloce sulla questione:

Marino Sinibaldi per Internazionale, http://www.internazionale.it/opinione/marino-sinibaldi/2016/03/03/maternita-surrogata-omofobia
Michela Murgia, per L’espresso, http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/02/01/news/michela-murgia-non-chiamatela-maternita-surrogata-1.248420
Sabina Ambrogi per L’Espresso, http://espresso.repubblica.it/visioni/scienze/2015/03/30/news/diritti-civili-e-utero-in-affitto-davvero-le-due-questioni-sono-cosi-connesse-1.206240
Studio condotto dalla professoressa Susan Golombok, direttrice del Centre for Family Research dell’università di Cambridge. Qui un articolo introduttivo http://www.bionews.org.uk/page_315674.asp , Qui il libro. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jcpp.12015/abstract;jsessionid=046E07EE7DB04880FD41C307DA01568E.f02t04
Valeria Pini su La Repubblica: http://www.repubblica.it/salute/2016/02/29/news/maternita_surrogata_i_paesi_dove_si_puo_fare-134491543/

View Comments (5)
  • Ciao, io sono concorde che chi non può aver figli per un problema fisico o di salute debba comunque avere la possibilità di poter avere un bambino, con l adozione per esempio. Sul fatto della madre surrogata le parole di Grillo mi hanno fatto riflettere: è giusto fare una cosa solo perché la possiamo fare? In questo caso grazie alla scienza. Toccasse a me decidere ora, semplificherei l iter per le adozioni, dando anche la possibilita a tutte le tipologie di famiglie di far richiesta. Per l utero surrogato aspetterei che l organizzazione mondiale della sanità arrivasse a fondo della questione, sicuramente loro vedono pro e contro che non manco ci immaginiamo.
    Per certi versi mi pare lo stesso discorso ” cane da allevamento o da canile?” Di bambini al mondo soli e senza famiglia c è ne sono, prima dovremmo aiutiamo loro, non optiamo per la scelta più egoistica e discriminatoria.
    concordo sul fatto che il polverone si sia alzato solo perché in questo modo anche coppie dello stesso sesso possono aver figli….usare l etica x nascondere la fobia degli omosessuali è triste.
    Io non ne faccio una questione di etica, ma prima di battere strade così delicate cercherei dj migliorare le vie già battute. Se poi non bastano…si proceda. Ma con attenzione.

    Bellissimo articolo

  • io so di figli adottivi che sono stati cresciuti con tutto l’amore possibile dai loro padri e madri ma hanno voluto comunque sapere chi erano i genitori biologici. Se mai la GPA sarà legale in Italia credo che il bambino, una volta adulto debba sapere chi l’ha partorito e chi è la madre biologica se vorrà saperlo

  • Grazie infinitamente per questo articolo! Chiarisce le idee su questa tematica di cui si parla sempre a metà.

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