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Golden Boy: quando cambiare non è necessario
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Golden Boy: quando cambiare non è necessario

Bossy.it è un sito contro qualsiasi forma di discriminazione. Golden Boy è un romanzo contro la discriminazione sessuale. Golden Boy DEVE trovare spazio su Bossy.it

Aristotele sarebbe fiero del mio pseudo-sillogismo se affermassi con la massima sicurezza che Golden Boy è il tomo che al meglio rappresenta quella particolare categoria di esseri umani che dalla società non è stata ancora… compresa. Persone come noi ma che percepiscono e vivono la loro sessualità agli estremi, a causa, appunto, di un mondo che ancora non riesce a vederli come semplici esseri umani, ma preferisce additarli come dei freaks da cui rifuggire e nascondersi. Il Ragazzo D’oro di questo libro è Max, un ragazzo bellissimo, amato dalla famiglia così come dagli amici e da tutti coloro che lo conoscono. Famoso per il suo viso dolce e per il suo grande talento nel calcio, Max ha la fama di aver avuto decine e decine di fidanzate. Nessuno, oltre i genitori e un amico d’infanzia, è però a conoscenza del suo piccolo-grande segreto: Max è un intersex, un intersessuale. (Già immagino le vostre facce alla scoperta di questa nuova parola!) Cos’è un intersex? E’ presto detto. Dal latino: la preposizione “inter” significa “in mezzo, tra…” Il protagonista è, come molte altre persone nel mondo, un ragazzo che presenta entrambi gli organi sessuali: sia quello del maschio che quello della donna. Nel caso di Max, egli è sia nell’animo che esteriormente, un maschio, pur presentando le ovaie e quindi anche la possibilità di poter rimanere incinta. Il protagonista non è quindi solo “tra i due sessi”, ma “in mezzo alle gambe” ha sia l’appendice maschile che il delicato fiore femminile. (Se cercate su internet “Intersex genitalia”, attraverso dei pratici e semplici disegni illustrativi, dovreste comprendere abbastanza bene la situazione di un ragazzo come Max) Se Elsa Mars avesse avuto Max nel suo freakshow, sarebbe andata in brodo di giuggiole. Altro che donne barbute e persone con due teste! Se poi anche voi state chiedendo come un libro di questo genere sia stato pubblicato in Italia, non preoccupatevi, me lo sono chiesto anche io. Ogni tanto sembra che il 2015 stia arrivando anche qui.

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Copertina italiana

Il romanzo ha inizio con l’abuso da parte del miglior amico d’infanzia di Max, l’unico a conoscenza della sua intersessualità, che, ubriaco e privo di pudore, si fa gioco di lui e contro la sua volontà lo stupra. Un inizio così drammatico potrebbe lasciare il lettore sconvolto, ma non abbiate timore, se da un lato il peso dei temi trattati si fa sentire, dall’altro la lettura è incorniciata da un velo di “leggerezza stilistica” rari in romanzi di questo tipo. Le prime pagine del libro presentano il momento in cui Max smette di essere per sempre un bambino, comprende che non può più fidarsi neanche del suo migliore amico ed è costretto a guardare in faccia la dura realtà e gli altri, attraverso una distorta lente d’ingrandimento. Dal momento dello stupro ha inizio per lui un duro periodo di bugie e segreti; verso la ragazza che ama, verso i genitori, il fratellino di dieci anni e soprattutto verso se stesso. Il povero Max si ritrova nella medesima situazione di un ragazzo gay che non ha il coraggio di fare coming out: vuole vivere la sua vita ma allo stesso tempo pretende l’approvazione degli altri, in particolare dei genitori e dei suoi amici più cari. La peculiarità di Golden Boy è la narrazione che avviene attraverso la prospettiva di quasi tutti i personaggi che entrano in contatto con Max: la madre, il padre, il fratello Daniel, l’amica Sylvie e la dottoressa a cui Max spontaneamente decide di raccontare la sua storia e l’abuso ricevuto. Proprio per questo motivo, durante la lettura non verremo a conoscenza solo del punto di vista di Max, ma anche di quello di altri personaggi, con cambi di stile, pensieri e ovviamente (re)azioni. Come ha sottolineato l’autrice in un’intervista: «[…] tutti i personaggi vogliono bene a Max, solo che hanno opinioni diverse su cosa sia meglio per lui.» (Certo, tutti gli vogliono bene, ma non sia mai che si venisse a sapere che è un mostro!) Come prova a quanto appena detto, la madre più volte ripete a Max: «Forse avremmo dovuto accettare di fare quelle operazioni quando eri piccolo. […] Soltanto per te. E’ per te che avrei voluto una vita più facile.» E’ comunque inevitabile che il lettore rifletta sull’egoismo dei genitori in questo frangente: vogliono davvero che Max sia felice o per loro rivelare al mondo l’intersessualità del figlio è come un’onta da cui rifuggire? Rendere Max un ragazzo “normale” non era mai stato un problema per loro, fino a quando non ha iniziato a porsi nuove domande, ha scoperto che scopare non significa solamente togliere la polvere e, come tutti gli altri teenagers, deve inevitabilmente sottostare al giudizio di altri. Abigail Tarttelin mostra tutte le mille sfaccettature della storia e risponde a tutte le domande che il lettore si pone durante la lettura, così da lasciarlo appagato, triste, allegro, a seconda delle circostanze e delle situazioni.

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Cover originale

Tralasciando l’ obiettivo principale dell’autrice, cioè di raccontare il doloroso percorso di un ragazzo che vive un’esperienza “poco comune”, la Tarttelin evidenzia molti altri drammi che Max e la sua famiglia si trovano a vivere. Il protagonista, per primo, che non comprende se è un maschio o una femmina ed è costretto dalla famiglia a scegliere cosa diventare; la madre che non riesce ad accettare la “diversità” di suo figlio e arriva ad accusare se stessa; oppure Daniel, il fratellino, che non comprende cosa stia capitando a suo fratello maggiore vedendolo costantemente infuriato; il padre che, neanche a farlo apposta, è in piena campagna elettorale e (solo dopo tante pagine) si domanda se sia giusto mettere la propria famiglia sotto i riflettori in un momento così delicato; Sylvie, la ragazza che Max ama e con cui non può avere nessun rapporto sessuale, un dramma terribile che lentamente lo corrode; oppure ancora la dottoressa che, pur sapendo dello stupro, non può rivelare nulla ai genitori di Max a causa del segreto professionale di un medico. Tante, tantissime, sono le vicende raccontate in Golden Boy, ma tutte si intrecciano con precisione e razionalità per dar vita ad uno dei romanzi più belli e toccanti di quest’anno.

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L'autrice: Abigail Tarttelin
L’autrice: Abigail Tarttelin

Golden Boy prorompe con la rapidità di un fulmine lacerando l’anima del lettore, gli tuona sul viso una realtà poco conosciuta ma estremamente reale per farlo riflettere, per permettergli di porsi domande su cosa sia realmente giusto o sbagliato, se esistano davvero soltanto maschi e femmine o magari si può essere semplicemente se stessi, cancellando qualsiasi classificazione binaria. Un’opera incredibilmente emozionante, terribile, vera, profonda. Il lavoro di Abigail Tarttelin non è un romanzo sul sesso, è un romanzo sul genere. Laici e credenti, nessuno è ancora a proprio agio quando si devono affrontare certe tematiche, arrivando ad evitarle allegramente. Nessuno riesce a comprendere che esistono realtà, nel mondo, in cui persone che non appartengono a nessun sesso sono regolarmente riconosciute. Basta vedere i casi di Germania, Austria, India… E’ un lavoro difficile quello di diffondere informazioni, per alcuni, così scottanti; ma è per questo che esistono libri come quello della Tarttelin o siti come bossy.it: per rendere il futuro un posto migliore, per tutti. Golden Boy, alla fine, è un romanzo difficile solo per coloro che non hanno gli occhi abbastanza aperti per guardare cosa c’è oltre la finestra di casa propria. Scritto in modo semplice, deciso, chiaro, profondo, intersessuale… farà arrivare alla fine con la voglia di continuare a leggere la storia di Max per sempre. Lo consiglio indistintamente a tutti: giovani, adulti, vecchi e soprattutto bambini, affinché non crescano con la convinzione che il compagno di banco “è una femminuccia” perché preferisce giocare con le bambole piuttosto che a calcio.

Golden Boy di Abigail Tarttelin è stato pubblicato in Italia il 29 aprile 2014 per Mondadori Strade Blu al prezzo di 16,00 euro.

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