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La famiglia Addams: quando anche un Halloween casalingo diventa un inno al femminismo
Dark Light

La famiglia Addams: quando anche un Halloween casalingo diventa un inno al femminismo

Articolo di Rachele Agostini

Immaginate di essere una di quelle persone che adora Halloween al punto da aspettarlo con ansia ogni anno, ma che all’improvviso si ritrova impossibilitata a mettere il naso fuori casa la sera del 31 ottobre.

Immaginate allora di organizzare una maratona di film “a tema”, da guardare in compagnia di qualche amico e un’imbarazzante quantità di dolci e caramelle. Immaginate però, nonostante il vostro amore per la festività e l’atmosfera che porta con sé, di avere una profonda avversione per i film horror, che vi costringe a scegliere fra una ristretta cerchia di titoli tra “horror-parodia” (come gli Scary Movie ad esempio) e “horror per bambini” (veri e propri classici come Hocus Pocus o Nightmare Before Christmas).

Insomma, per farla breve ho passato due giorni a cercare film-che-pur-facendo-ridere-hanno-ambientazioni-adatte-ad-halloween, finché mi sono ricordata di un iconico gruppo di personaggi che di film corrispondenti alla descrizione ne ha ispirati, non uno, ma addirittura quattro.

E perché dovrebbero interessarci i fatti tuoi? Mi chiederete a questo punto.

Semplice.
Perché questo gruppo di personaggi e le loro avventure portano con sé una quantità sorprendente di messaggi femministi.

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Proprio così.
Che sia una delle primissime versioni o una di quelle più recenti (oltre ai film, usciti tra 1977 e il 1998, ci sono state cinque serie televisive, di cui la prima risalente al 1964), La Famiglia Addams ha molto da insegnarci in fatto di rapporti interpersonali e ruoli sociali.

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Vediamo meglio le ragioni:

  • Il cast.
    Salta all’occhio, e senza nemmeno farci troppa attenzione, che ci sia un grande equilibrio fra i personaggi maschili e quelli femminili, nel numero e nell’importanza che essi hanno nella storia. Senza contare che, ad eccezione di Mercoledì, i personaggi femminili sono interpretati sempre da donne intorno ai quarant’anni o più (fascia d’età nella quale è risaputo non sia facile per le attrici avere ruoli di spessore).
  • Il rapporto fra Gomez e Morticia.
    Il loro matrimonio è un esempio perfetto di relazione sana ed equilibrata. Il rispetto reciproco che li unisce è evidente e sono entrambi ugualmente coinvolti nell’educazione dei figli; riescono a gestire il ruolo di genitori senza per questo rinunciare alla loro intimità di coppia; inoltre mantengono sempre personalità ben distinte, pur trascorrendo molto tempo insieme. (Secondo un recente articolo, sono anche un perfetto esempio di come una relazione BDSM dovrebbe funzionare nella realtà. Altro che Cinquanta Sfumature).
  • Morticia.
    Forse non avete mai fatto caso a quanto sia raro trovare un personaggio in grado di coniugare l’apparenza tipica della femme fatale e l’identità di madre – soprattutto se si considera che il personaggio è nato negli anni sessanta. Morticia riserva grande dedizione al suo ruolo nella famiglia (tanto da decidere, quando è già più avanti con l’età, di avere un terzo figlio), ma analogamente a quello che succede nel sopracitato rapporto con suo marito, non rinuncia mai ad esprimere la propria sensualità.
  • L’opinione di Gomez sull’identità di genere.
    Nel film del 1991, alla nascita dell’ultimo figlio, c’è un meraviglioso scambio tra i personaggi riguardo il sesso del bambino.
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  • Mercoledì.
    Concludiamo in bellezza: Mercoledì Addams è un piccolo capolavoro. Viene presentata come cupa e aggressiva (cioè come secondo molti “una ragazza non dovrebbe mai essere”), diametralmente opposta rispetto alle proprie coetanee, ma del tutto disinteressata ad uniformarsi a loro. La naturalezza con cui i suoi genitori accettano le differenze fra lei e le altre bambine è una prova del fatto che non esista un modo giusto e uno sbagliato di essere femmina.
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Insomma, forse voi questa sera avrete di meglio da fare che poltrire sul divano (e magari c’è chi ha scelto proprio di assumere le sembianze di qualcuno di questi personaggi), oppure siete assolutamente allergici ad Halloween e ai festeggiamenti ad esso connessi, ma ora avete comunque un motivo per godervi le avventure della famiglia più iconica e “stranamente normale” della storia del cinema.
Lo sapete, il femminismo non va mai in vacanza.


BUONA FESTA A TUTTI!

View Comment (1)
  • articolo bellissimo ma attrici ultra quarantenni e anche cinquantenni in ruili di spessore ci sono (penso a Julianne Moore9, ovviamente ogni attore e attrice fa ruoli in linea con la sua età, chi ha cinquant’anni non fa gli stessi personaggi che faceva a trent’anni

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