Giovedì 15 Dicembre, il Parlamento spagnolo ha approvato una legge in materia di salute sessuale e riproduttiva che offre un congedo retribuito per le donne che soffrono di mestruazioni dolorose.
È la prima volta che un paese europeo promuove questo tipo di supporto. Tale legge, inoltre, permetterà ai minorenni di 16 e 17 anni di abortire senza il consenso dei genitori.
In Spagna, le persone che soffrono di dolori mestruali avranno il diritto di assentarsi dal lavoro e la Sanità Nazionale, ovvero lo Stato e non il datore di lavoro, si farà carico del pagamento del congedo.
La legge, che è stata votata il 16 Dicembre dal Congresso dei deputati con una maggioranza di 190 voti a favore, 154 contro e 5 astenuti, garantirà, inoltre, la distribuzione gratuita di prodotti sanitari mestruali all’interno di istituzioni pubbliche.
La legislazione proposta deve tuttavia essere ancora approvata dal Senato, il cui voto non avverrà prima di alcuni mesi. Non è ancora sicuro se il Governo di Coalizione di Pedro Sanchez possiederà un appoggio sufficiente all’interno dell’assemblea per poterla approvare.
La ministra delle Pari Opportunità, Irene Montero, ha dichiarato che “le mestruazioni non devono più essere un tabù” e devono essere riconosciute come un problema di salute che fino ad ora è stato nascosto.
“Saremo il primo paese in Europa a introdurre un congedo temporaneo per chi soffre di cicli mestruali dolorosi e debilitanti, finanziato interamente dallo Stato” ha dichiarato la ministra Montero.
Anche se nella proposta iniziale le persone coinvolte avrebbero avuto accesso a tale congedo senza alcun limite, questa invalidità medica temporanea dovrà invece essere autorizzata da un medico.
Secondo l’Associazione Spagnola di Ginecologia e Ostetricia, circa un terzo delle donne con mestruazioni soffrono di forti dolori.
Attualmente, il congedo mestruale viene offerto solo in un limitato numero di paesi nel mondo, come per esempio Giappone, Indonesia e Zambia.
Reazioni divisive
La legge, tuttavia, è stata criticata da parte di una classe politica che considera tale proposta un’attenuante per penalizzare ulteriormente le donne sul posto di lavoro e favorire l’assunzione di uomini.
Anche le associazioni femministe francesi hanno reagito con prudenza. Secondo EndoFrance, un’associazione creata nel 2001 per supportare chi soffre di Endometriosi “è un bene che le donne con mestruazioni dolorose possano prendere dei giorni di congedo, però limitarsi a offrire alcuni giorni liberi al mese senza porre attenzione sui sintomi affinché portino ad una cura o ad una maggiore attenzione sulla tematica non risolverà il problema”.
Inoltre “non è sufficiente per le persone che soffrono di mestruazioni dolorose e altre patologie come l’endometriosi”, ha dichiarato la presidentessa dell’associazione Yasmine Candau.
Dal canto suo, Maudo Leblon, responsabile dell’associazione Reglas Elementales, ha riconosciuto i passi avanti fatti in materia di diritti delle donne.
Ha dichiarato: “È la prima volta che si approva una legge che affronta la questione del ciclo mestruale sul posto di lavoro. Ciò è molto importante perché una donna su tre si deve assentare dal lavoro a causa di mestruazioni dolorose. Questa prassi si ripercuote indubbiamente sulla vita professionale e dimostra che i luoghi di lavoro non sono adatti a donne in età riproduttiva”.
Nonostante ciò, ha anche espresso alcuni dubbi: “Sebbene sia una buona iniziativa, non si tratta di una soluzione definitiva, in quanto molte donne soffrono anche a causa di patologie che non sono state ancora diagnosticate”.
Molte associazioni si aspettano che vengano fatti più passi in tale direzione e che ci si impegni sempre di più nell’educare riguardo al tema delle mestruazioni.
Accesso facilitato all’aborto alle persone di 16 e 17 anni
La legge sopra menzionata prevede anche la rimozione dell’obbligo, per i minori di 16 e 17 anni, di avere il consenso dei genitori per abortire.
Tale obbligo era già stato eliminato nel 2010 durante il governo socialista di José Luis Rodríguez Zapatero ma fu reintrodotto nel 2015 dal conservatore Mariano Rajoy. Ora si attende la decisione del Senato.
“Questi passi avanti ci permettono di esercitare la libertà sui nostri corpi, riconoscendo allo Stato la piena cittadinanza di più di metà della popolazione” ha dichiarato la ministra delle pari opportunità.
Oltretutto, la legge elimina il periodo obbligatorio di “riflessione” di tre giorni per chi vuole interrompere una gravidanza.
Secondo Sonia Lamas, portavoce della clinica della salute della donna di Dator, questo periodo chiamato “di riflessione” non era necessario in quanto “le persone che abortiscono prendono tale decisione dopo essersi informate e non necessitano di riflettere ulteriormente su qualcosa di già deciso”, aggiunse.
Fonte
Magazine: France 24
Articolo: España aprueba una ley inédita que prevé bajas retribuidas a las mujeres con dolores menstruales
Scritto da: Gabrielle Colchen
Data: 17 dicembre 2022
Traduzione a cura di: Daniela Mazzolini
Immagine di copertina: Unsplash
Immagine in anteprima: freepik