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Le 5 domande (e relative risposte) su alcol e consenso, che hai sempre temuto di fare
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Le 5 domande (e relative risposte) su alcol e consenso, che hai sempre temuto di fare

(Attenzione: l’articolo contiene riferimenti a violenza sessuale, cultura dello stupro, e abuso di sostanze alcoliche)

La prima volta che ho formalmente imparato cosa fosse il consenso, stavo facendo la mia specializzazione universitaria. Mi ricordo di aver avuto l’impressione che l’intera cosa fosse abbastanza infantile. Insomma, davvero avrei dovuto dire a studenti alla triennale universitaria che avrebbero dovuto chiedere il permesso prima di qualsiasi contatto fisico? Chi avrei dovuto convincere? Dieci anni e mezzo dopo, e la risposta è, in realtà: un sacco di persone. In questi anni passati, sono progrediti sia la mia comprensione del consenso, sia le generiche conversazioni culturali che si hanno al riguardo.
Ma il tema è pur sempre tosto. In parte, perché anche se in molti stiamo progredendo nella nostra comprensione del concetto, siamo pur sempre prodotti della cultura dello stupro. E i messaggi riguardo il consenso sono spesso in contrasto con questa. E in parte, è perché tante domande che possono sorgere non hanno risposte semplici – o hanno risposte che sembrano contrastare le realtà di molte persone.

La complessità non è mai così evidente come quando si arriva a trattare temi come sesso e alcol. Infatti, quando insegno queste cose, mi ritrovo a dover rispondere a domande come «Come stabiliamo il limite dell’essere “troppo” ubriaco?», «È stupro, se entrambe le parti sono ubriache?», «Quindi un uomo può dare il consenso quando è ubriaco, ma non una donna?», «Come si capisce se qualcuno è troppo ubriaco» e «Mi sono ubriacato/a, vuol dire che ho subito uno stupro?»
Ci sono anche casi complessi nei campus universitari. Per esempio, un caso alla UC San Diego ha appena fatto notizia. Uno studente è stato sospeso, dopo che l’università lo aveva accusato di molestie sessuali per aver avuto ciò che la scuola aveva definito “sesso non consensuale” con una studentessa, mentre erano entrambi ubriachi. Il ragazzo ha fatto causa alla scuola, vincendola, per non aver ricevuto un giusto processo da parte del college.
Ma che il ragazzo abbia avuto un giusto processo o meno, quello che entrambe le parti hanno descritto dell’incidente è stato un chiaro promemoria del fatto che molte persone non capiscono il consenso e il ruolo che l’alcol gioca in esso. Lei ha detto di esser stata troppo ubriaca per dare il consenso, lui ha detto di aver preso parte al training universitario su consapevolezza sull’uso di alcol e abusi sessuali e di esser stato molto attento, sapendo che il sesso dovesse essere consensuale.
E ovviamente, ci sono le generazioni di persone sopravvissute ad abusi sessuali, le cui esperienze sono state interamente rigettate, sulla base dell’aver consumato alcolici. E ci sono le persone che non chiameranno “stupro” ciò che è a loro accaduto perché incolpano se stesse dall’inizio.

Scavando in tutta questa complessità, diventa chiaro a ogni livello, che siamo decisamente confusi riguardo a come l’alcol influisca sul consenso.
Quindi, tenendo questo a mente, qui ci sono le risposte alle cinque più frequenti domande riguardo al bere e al sesso.

1. Il sesso è sempre non consensuale quando le persone hanno bevuto?

La risposta immediata è no. Moltissime persone hanno voluto fare sesso dopo aver consumato alcol – e far finta che non sia così, per rispondere in modo facile a questa domanda, ignora le realtà di queste persone.
Ma dopo aver consumato bevande alcoliche, diventa più difficile comunicare il consenso ad un’altra persona – o capire se il partner ha dato il consenso.

Ed è così per alcune ragioni:
1) L’alcol influenza l’abilità di comunicare chiaramente
2) Quando hanno bevuto, le persone potrebbero di propria spontanea volontà ignorare i messaggi che vengono loro mandati
3) L’alcol può dare ad alcune persone una visione limitata, che dà loro più determinazione a ottenere quello su cui sono concentrati;
4) L’alcol può incrementare l’aggressività, che può essere un fattore catastrofico nel contesto del sesso

Sebbene non si possa accusare l’alcol di essere la causa di un crimine, come si può ben vedere, non si può nemmeno fingere che non abbia un effetto sulle esperienze delle persone.

Cose da considerare
La regola migliore, se voi o un partner avete bevuto, è di controllare regolarmente la situazione, riguardo al sesso che state facendo.
Chiedete cose come:
– Lo vuoi ancora fare?
– Questo va bene?
– Ti serve una pausa?
– Ti stai divertendo?
– Cosa vuoi fare dopo?

Planned Parenthood ha alcuni bei video sul consenso, che mostrano come queste conversazioni possano avvenire.
Questo può aiutare moltissimo a garantire che voi e il vostro/i vostri partner siate sulla stessa lunghezza d’onda.

2. Quanto devi bere per non poter dare il consenso?

Questa è una di quelle domande che potrebbe generare diverse risposte, in base alle persone a cui si chiede.
Prima di tutto c’è un lato legale: la maggior parte degli Stati hanno leggi che determinano l’impossibilità di una persona di dare il consenso se sono incapacitate da sostanze alcoliche, o stupefacenti. Ma la definizione di “incapacità” varia.
Cynthia Godsoe è una professoressa di Legge alla Brooklyn Law School che ha lavorato molto sulla regolamentazione del comportamento intimo e ruoli di genere. Spiega che, in molti posti, una persona è solo legalmente considerata incapace di dare il consenso se questa è letteralmente svenuta e ha perso conoscenza dopo aver bevuto o usato droghe.
Secondo Godsoe, molti Stati guardano alla situazione in modo differente se viene “deciso” che qualcuno ha volutamente raggiunto lo stato di incapacità (per esempio: hanno bevuto o preso droghe per propria scelta), piuttosto che se fosse stato drogato da qualcun altro. Alcuni Stati, inoltre, addirittura richiedono alla difesa di provare che l’accusato sapesse quanto fosse ubriaca e/o drogata la vittima, per considerare il sesso con quella persona un crimine.
Come se non fosse abbastanza, Godsoe fa notare che quando si combinano la difficoltà nel dimostrare sia l’assenza di consenso sia il livello di incoscienza, e gli «stereotipi riguardo a donne e ragazze che bevono e usano droghe, iniziare i procedimenti penali senza la prova di perdita di coscienza o incapacità a camminare, [presenza di] vomito o svenimento sarà molto difficile».
In ogni caso, le cose spesso sono diverse nei campus dei college.
Molte scuole stanno ricorrendo a nuovi approcci alle violenze sessuali, a seguito della pubblicazione nel 2011 di quella che è conosciuta come la Dear Colleague Letter dall’Ufficio per i Diritti Civili. Questa lettera sottolinea che, secondo la legge Title IX, gli studenti possono formalmente inviare rimostranze nell’eventualità che i loro casi di abuso o molestia sessuale non vengano affrontati appropriatamente dalle università.

A seguito di questo, l’amministrazione Obama ha rilasciato una lista di college che non si è attenuta al Titolo IX – come risultato, sempre più scuole stanno implementando procedure e protocolli per affrontare la questione.

Ma questi protocolli non sono consistenti e sia la cultura di una scuola che l’interpretazione della legge possono determinare l’atteggiamento che l’università ha riguardo all’uso di alcol. Per questo, cosa significhi essere “troppo ubriachi” per dare il consenso varia in modo significativo tra le varie istituzioni.
Secondo Godsoe, «molti college hanno trovato modo di perseguire per stupro, anche dove [il sopravvissuto] abbia consentito sia verbalmente che tramite il linguaggio del corpo».
E questo non è un problema solo per l’amministrazione.

Molti studenti si sono trovati in difficoltà a capire quando “ubriaco” diventa “troppo ubriaco”, per fare sesso. In un articolo di Slate riguardo il sesso e l’alcol nei campus, Amanda Hess scrive, «Quando ho chiesto a una dozzina di studenti universitari in tutto il Paese di demarcare i propri parametri tra sesso tra persone che hanno abusato di alcol, e abuso sessuale, ho avuto dodici risposte diverse».
È abbastanza sconvolgente. Ma dato il contesto più ampio non è veramente sorprendente.
Quello che si può evincere è che il sesso sotto l’effetto dell’alcol non è automaticamente non consensuale, ma che sicuramente l’alcol rende più difficile determinare se si è ottenuto il consenso. E rende più difficile anche dare il consenso.
Dato che gli standard legali possono cambiare o confondere, il modo migliore per capire se qualcuno dà il consenso dopo aver bevuto è controllare ripetutamente che la persona sia in grado di comunicare i propri bisogni. E poi, un check il giorno dopo è un’ottima idea, sia in generale che come modo di facilitare la comunicazione riguardo al consenso.
E tanto per essere chiari: se ci sono dubbi, confusione o quelli che sembrano segnali misti, non lo fate.
Non provate a convincervi che qualcuno voglia far sesso più di quanto in realtà non sia, o che siano meno ubriachi di quanto sembrino essere. La tentazione di fare così è tanta, ma può aprire le porte a potenziali problematiche, incluso il commettere abusi sessuali.

Cose da considerare
Sebbene sia impossibile parlare di sesso consensuale quando una persona ha perso conoscenza, questa non è l’unica misura da usare per valutare l’abilità di dare consenso di una persona. C’è molto di più.
Potrebbe essere saggio domandarsi:
– Questa persona può comunicare in modo chiaro?
– È coerente?
– È abbastanza sobria da capire cosa sta accadendo?

Se avete risposto no a una di queste domande – o anche se sospettate che l’ultima possa essere un no – allora dovreste presupporre che l’altra persona sia troppo ubriaca per consentire al sesso.
Inoltre, tenete a mente che se qualcosa non è tecnicamente illegale, potrebbe pur sempre essere non etico – o semplicemente una cattiva idea. Far sesso con qualcuno che potrebbe molto timidamente dire di sì o che potrebbe più tardi provare rimorso per quello che ha fatto, non va bene in alcuna circostanza, a prescindere da cosa dica la legge.

Quindi, non utilizzate la legalità come unico metro di giudizio. Nel contesto del caso alla UC San Diego, la querelante ha detto di non poter aver dato il consenso perché «inabilitata dalla vodka». A prescindere da cosa il college o la corte hanno concluso, non c’è dubbio che arrivare a un punto di grave intossicazione renda il dare consenso deciso molto difficile. E come principio generale, il sesso con qualcuno così ubriaco semplicemente è una terribile idea, anche se non necessariamente illegale.

3. E se qualcuno ha detto «No» da sobrio, ma «Sì» dopo aver bevuto?

Le persone cambiano idea costantemente. E culturalmente tendiamo a pensare che questo sia un fatto base della natura umana. Ma che succede se qualcuno dice no da sobrio e poi pare cambiare idea dopo aver bevuto? È consenso questo?
Non c’è una regola ferrea qui. Ma il miglior consiglio è di procedere con molta cautela. Certo, l’alcol abbassa le inibizioni che una persona potrebbe voler celare, ma spesso queste inibizioni esistono per buoni motivi. Prendiamo in considerazione come l’alcol abbassi le inibizioni: per esempio, riduce la consapevolezza di sé e l’abilità di leggere segnali sociali, compromette le funzioni cognitive e permette che le pressioni di chi istiga abbiano un impatto maggiore. Dunque, utilizzare l’alcol per far abbassare le nostre barriere è un po’ meno vantaggioso di quanto si possa presupporre.
La migliore cosa da fare? Aspettare che la persona sia più sobria e controllare che voglia veramente far sesso o meno.

Cose da considerare
Fatevi domande chiave come:
– Quanto ha bevuto questa persona dall’ultima volta che ho controllato come stava?
– Ha detto o fatto intendere che avrebbe volute far sesso da sobria?

C’è da ricordare, comunque, che se una persona ha detto di sì da sobria e continua a dire di sì dopo aver bevuto, rimane importante avere conferme di ciò e controllare regolarmente, per assicurarsi che sia ancora capace di acconsentire, se più alcol continua a essere consumato.

4. E se si è in una relazione?

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Ovviamente, molte persone che sono già in relazioni hanno fatto sesso sotto l’effetto di alcol senza problemi. E in molte relazioni, il consenso non è esplicito ogni volta. E va bene. Affrontare il sesso in una relazione è un processo personale e che spesso evolve nel tempo.
È probabilmente meglio combinare sesso e alcol con una persona (o più persone) con le quali si è già in una relazione. Ma far ciò non significa automaticamente prevenire abusi sessuali, dato che una relazione non annulla gli effetti dell’alcol.
Che ci sia o ci sia stato del coinvolgimento romantico o sessuale, questo non dà il permesso di fare sesso a prescindere da ogni cosa – e molti casi di abusi sessuali accadono nei contesti delle relazioni.
Anche se, più si ha una storia sessuale o una relazione consolidata, meglio riuscirete a capire il consenso dopo l’uso di sostanze.

Cose da considerare.
Se volete combinare il sesso con l’alcol all’interno della vostra relazione, chiedetevi:
– Vi siete mai ubriacati insieme prima?
– Se sì, il vostro partner è stato capace di dimostrare la capacità di prendere decisioni in modo lucido, dopo aver bevuto?

Nel caso della UC San Diego, le due persone avevano fatto sesso orale in alcune occasioni precedenti, ma non avevano avuto rapporti vaginali completi fino alla notte in cui si sono ubriacati a una festa. Introdurre un nuovo atto sessuale in un incontro dopo aver bevuto può complicare una situazione già problematica.
Ma per chiunque una buona regola generale è che è meglio imparare a capire come gestire in coppia l’alcol e il sesso separatamente, prima di far coincidere le due cose assieme.

5. E se tutte le persone coinvolte stanno bevendo?

Il fatto che ci siano più persone ubriache non elimina la possibilità che una o più tra loro non sia consenziente. E essere ubriaco non è una scusa per commettere abusi sessuali. Questo però non ferma le persone dal provare a utilizzare il proprio stato di non lucidità come scusante.
Questa è stata usata come difesa al processo di due giocatori di football alla Vanderbilt University, i quali hanno affermato di non poter essere responsabili dello stupro di una donna svenuta, perché troppo ubriachi per sapere cosa stessero facendo.
Hanno perso la causa – e giustamente. Ma il fatto che loro e i loro avvocati, abbiano pensato che questo ragionamento gli avrebbe potuto dare una chance, ci ricorda che la narrativa culturale riguardo al bere e al sesso è carente.

Quindi come funziona il tutto legalmente, quando tutti coloro coinvolti stanno bevendo?
Cynthia Godsoe, professoressa di Legge, spiega che in situazioni in cui tutti stanno bevendo, le accuse spesso sono rivolte verso la persona che viene indicata come quella che ha iniziato gli atti sessuali, anche se da ubriaca.
E in molti casi di sesso tra un uomo e una donna, quasi sempre questo significa l’uomo.
Godsoe afferma che sebbene «ambo le parti possano essere perseguite dalla legge, non c’è stato un caso che ho trovato – e ho cercato! – dove entrambe lo sono… Questo sistema rafforza gli stereotipi che sono dannosi a [tutti] i generi – gli uomini sono di per sé aggressivi, oppure addirittura “stupratori di natura,” e le donne sono passive, deboli, e incapaci di gestire l’alcol».
Per esempio, la Cornell University spiega così la ratio per questa interpretazione:

«La responsabilità quando tutte le parti hanno bevuto ricade su chi inizia ulteriori attività sessuali. Se questa persona non è lucida, ha una minore abilità a discernere la capacità dell’altra parte a dare il consenso. Secondo le regole della Cornell, l’inabilità di percepire la capacità non scusa il comportamento della persona che inizia l’interazione sessuale o prova a portarla a un altro livello.»
Questo è uno standard complicato che molte persone trovano problematico dato che ci possono essere casi in cui tutte le parti possono percepire di non aver dato il consenso durante diversi momenti dello stesso incontro. Fingere che questo non accada non renderà il gioco equo.

Cose da considerare
Se entrambi o tutti stanno bevendo, è veramente importante capire che chiunque inizi il sesso o provi a introdurre un nuovo atto sessuale debba controllare di aver ottenuto il consenso. E se voi siete la persona o le persone che vogliono portare avanti le cose, è veramente importante che non siate così ubriachi da non riuscire a controllare.
Chiedetevi: ho scoperto se il mio partner vuole fare xyz prima di iniziare?
Se non ricordate o non siete sicuri, domandate ancora e assicuratevi che possano rispondere chiaramente prima di procedere.
Vedetela così: esattamente come non possiamo scusare qualcuno per aver causato un incidente dopo aver bevuto, non possiamo scusare qualcuno per aver stuprato dopo aver bevuto.

***

La cultura popolare adora ricordarci che l’alcol gioca un grande ruolo nel sesso. Se dovessimo credere al copione standard al riguardo, penseremmo che l’alcol è un elemento motore universale per il sesso, un modo per giustificare il fare qualcosa che da sobri non faremmo mai e anche il colpevole da additare quando le cose si fanno confuse. Jamie Foxx, sto guardando te, e il tuo “Blame it on the Alcohol” (“Incolpa l’alcol”, NdT).
Ma questa sceneggiatura è sbagliata in molti modi. Fa sembrare che l’alcol sia una sostanza nefasta sopra la quale non si ha nessun controllo e ignora il fatto che l’alcol non impedisca necessariamente alle persone di capire cosa le altre stiano comunicando.
Questa narrativa non offre altre alternative, perché secondo questo modello, le persone sono decisamente in balìa della bottiglia, senza la capacità di agire e decidere come gestire le situazioni.
Ma anche se state bevendo, ci sono ancora modi per assicurarsi che il sesso che state per fare sia voluto da tutte le parti.
E questo è imperativo.

Fonte
Magazine: Everyday Feminism
Articolo: 5 Questions About Alcohol and Consent You’re Too Afraid to Ask, Answered
Autrice: Ellen Friedrichs
Data: 22 Maggio 2016
Traduzione a cura di: Caterina Fantacci

View Comment (1)
  • mai lette una sequela di stronzate più grosse di queste. Se io sono ubriaco e la ragazza pure, non vedo perchè io debba andare in galera e lei no. Come al solito in italia le donnicciole si sprecano e le leggi a favore di loro pure

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