Per anni anche io sono stata vittima del luogo comune che vede i trucchi come i migliori amici delle ragazze frivole, leggermente superficiali… Insomma, un po’ oche.
Ed è uno stereotipo giustificato, in una società che ti ricorda costantemente che una vera donna non si trucca molto perché ama il suo viso, che l’unica vera bellezza è la bellezza al naturale e che un vero uomo si conquista con la personalità e non con il rossetto.
Bene, ieri sera ai #Nyxitaliafaceawards NYX (noto marchio di professional make up approdato esattamente un anno fa in Italia) ha preso tutte queste convinzioni e le ha elegantemente defenestrate.
Non solo è stato il perfetto palcoscenico di idee interessanti ed intelligenti, ma neanche per un secondo ha pensato che il contest potesse essere riservato all’universo femminile.
In breve: i NYX Face Awards non sono una novità per l’America, l’azienda chiede infatti agli appassionati del marchio di sperimentare, osare e sfidarsi creando dei make up originali da mostrare in un video e partecipare così al concorso che decreta il/la Beauty Guru dell’anno.
Per la prima volta i NYX Face Awards sono arrivati anche da noi.
Le iscrizioni hanno aperto il 16 maggio, il 10 giugno sono stati comunicati i 20 finalisti ai quali è stato chiesto di realizzare un make up ispirato ai vizi capitali, ai 10 più meritevoli è stata proposta una nuova sfida il 23 giugno: reinterpretare il trucco tipico della Geisha, rendendolo moderno.
I 3 finalisti sono stati @graceonyourdash, @lacindina e @mrsamakeup
Sì, @mrsamakeup (Antonio Sorvillo) è un ragazzo.
Un ragazzo finalista in un contest di trucco.
Se la cosa vi sembra strana, tranquilli, lo comprendo.
Il lato positivo è che siete nel posto giusto per smettere di trovarlo strano.
I 3 finalisti hanno dovuto realizzare un video, proiettato durante la serata di ieri, ispirato al proprio alter ego.
E qui le artiste e l’artista si sono davvero superati.
@lacindina ha deciso di raccontare una storia molto personale attraverso la fragilità e la forza, fino a far assumere al suo alter ego le sembianze di una eroina ispirata a Wonder Woman. Al centro del suo racconto troviamo la gravidanza e i giudizi che la gente riserva ad una giovane donna quando decide di intraprendere un viaggio del genere (perché si sa, il corpo è tuo ma per qualche strana ragione pretendono di gestirtelo gli altri).
@mrsamakeup ha dichiaratamente parlato di diversità, dicendo che da piccolo non sopportava nemmeno più quella parola, tanto veniva ripetuta riferendosi a lui. Ma un bambino che gioca con le Barbie o ruba i rossetti alla mamma non è “diverso”, o almeno non più di uno che sceglie di giocare con i Lego e rubare caramelle. Siamo tutti diversi. Non c’è un solo modo di essere bambini e bambine e conseguentemente non c’è un solo modo di essere uomini e donne. Ognuno ha il suo modo di essere Persona. Il suo alter ego riflette la diversità nella maniera più plateale, arrivando direttamente dallo spazio.
@graceonyourdash, infine, ha voluto rompere qualsiasi convenzione e di alter ego ne ha trovati ben tre. Una bimba che ricorda tanto un giullare di corte, dispettosa e fuori dagli schemi, un uomo dedito ai vizi ma capace di godersi la vita in tranquillità e infine un leone, al quale volutamente non ha voluto dare un sesso, che le ricorda di non farsi mettere i piedi in testa, di reagire ai soprusi, di farsi valere.
Tre storie importanti, tre messaggi centrali.
E così, in una stanza piena di dolciumi, pungiball e gadget erotici (e tanto altro, ispirato ai 7 vizi capitali) ogni stereotipo è stato sconfitto.
Ogni “dovrei essere”, dimenticato.
La vincitrice @graceonyourdash (Loretta) ha dedicato il premio all’Arte, quell’Arte che a volte fatica a farsi accettare ma che può davvero cambiare le cose, una sfumatura alla volta.
Grazie a NYX per averci voluti con loro, è stata una ventata d’aria fresca.
Ricolma di glitter ♥
Truccato perché, non postate il video che annuncia le reazioni del pubblico lì in sala!?