La persecuzione degli omosessuali durante il regime nazista resta ancora oggi avvolta nel silenzio, per questo motivo propongo una lista di 6 (oltre alla recensione di Bent che potete trovare cliccando qui) tra film e documentari incentrati sull’Omocausto. La mia speranza è che possiate imparare qualcosa di meno noto sulla storia dello sterminio sistematico di una categoria “indesiderabile” e che possiate insegnare a me qualcosa che non conosco, proponendo nei commenti film e documentari che avete visto a vostra volta. In memoria delle vittime, perchè diventino un simbolo di qualcosa che deve assolutamente cambiare. E in fretta.
Aimée e Jaguar è un film prodotto in Germania. Tratto da una storia vera narrata nell’omonimo romanzo di Erica Fischer, la trama racconta la storia di Lily Wust e di Felice Schragenheim; la prima è la moglie di un soldato nazista al fronte e madre di quattro figli, la seconda è un’ebrea che collabora con la Resistenza sotto falsa identità. Nel 1943 Felice, che lavora come giornalista per un quotidiano nazista, incontra Lily e ne rimane subito affascinata, tanto da prendere l’iniziativa di mandarle spudorate lettere d’amore firmandosi Jaguar. Lily frustrata per l’assenza del marito si rende conto di amare Felice e le due iniziano una relazione clandestina decisamente burrascosa, fatta di tradimenti, abbandoni e continui pericoli. Messa alle strette Felice confessa a Lily la sua vera identità di ebrea ma nonostante il fallimento dell’Operazione Valchiria le due donne decidono di restare a Berlino; un giorno Felice viene arrestata dalla Gestapo ma nonostante questo le due continuano a scriversi fino alla fine del 1944 quando Lily smette di ricevere lettere.
Gli occhiali d’oro è un film italiano tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani, noto soprattutto per la colonna sonora di Ennio Morricone. Ambientato a Ferrara durante l’epoca fascista, racconta le due storie intersecate del giovane ebreo Davide e del medico omosessuale Athos. I due si conoscono su un treno per Bologna e il medico si infatua di Eraldo, un collega universitario di Davide. I due diventano confidenti, entrambi costretti a vivere ai margini della società, uno in un ghetto fisico fatto di muri e filo spinato, l’altro nel ghetto mentale dei pregiudizi contro gli omosessuali.
Paragraph 175 è un documentario americano che raccoglie le testimonianze di uomini e donne arrestati dai nazisti perché colpevoli di aver violato la legge contro la sodomia. Delle oltre 100.000 persone arrestate o deportate, si stima che solo 4.000 siano sopravvissute, tra queste i cinque protagonisti di questo documentario:
– Karl Gorath, infermiere tedesco, denunciato dal suo amante geloso e deportato nei campi di Neuengamme, Auschwitz e Mauthausen
– Heinz Dörmer, deportato nel campo di Sachsenhausen come triangolo rosa, dopo la liberazione passò altri 8 anni in carcere per il suo orientamento
– Pierre Seel, francese, fu deportato per aver denunciato il furto del suo orologio in un parco noto luogo di incontro tra omosessuali
– Albrecht Becker fu rinchiuso nel carcere di Norimberga per “sospetta attività omosessuale” e in seguito costretto a combattere sul fronte russo
– Heinz F. per otto anni fu imprigionato, torturato e trasferito in diversi campi fino alla fine della guerra
– Gad Beck deportato per le sue origini ebree, di fatto non indossò il triangolo rosa
– Klaus Muller che fu deportato dopo aver fatto coming out con la famiglia durante gli anni dell’università
– Annette Eick, ebrea e lesbica, scampò alla deportazione rifugiandosi a Londra con documenti falsi
Una giornata particolare, del recentemente scomparso Ettore Scola, sullo sfondo di una Roma fascista, racconta l’incontro tra Antonietta e Gabriele. Lui è misterioso e affascinante e lei, una casalinga annoiata, si invaghisce del suo “personaggio”. Durante un incontro Antonietta tenta di sedurlo ma Gabriele confessa di essere gay e di aver perso il lavoro per questo motivo. Superata la delusione, i due fanno amicizia, parlano della rispettiva infelicità e in un momento di eccessiva empatia finiscono anche a letto insieme. Questo rapporto va avanti fino al giorno dell’arresto di Gabriele; Antonietta lo vede sparire scortato da due guardie e si rassegna alla sua vita di moglie e madre fascista.
Il rosa nudo è un film considerato sperimentale dalla critica. Ispirato alla vita di Pierre Seel, il film si concentra sull’episodio autobiografico della deportazione. A 17 anni viene derubato del suo orologio in un parco noto come luogo di incontro tra omosessuali, denuncia il fatto in commissariato e a sua insaputa viene schedato. Convocato qualche mese dopo, viene arrestato e torturato dalla Gestapo; nel 1941 fu internato nel campo di Schirmeck dove fu torturato, violentato e costretto ad assistere alla morte del suo compagno. Dopo la liberazione si sposò e mise su famiglia e diede voce ai suoi ricordi solo nel 1982. Nel film vengono raccontate anche le testimonianze di altri omosessuali, usati come cavie per gli esperimenti del dottor Vaernet.
Der Einstein des Sex è un docu-film tedesco che racconta la vita romanzata del medico ebreo Magnus Hirschfeld. Pioniere della sessuologia, nel 1897 fondò un Comitato Scientifico Umanitario insieme agli autori della prima rivista al mondo rivolta espressamente ad un pubblico omosessuale (Der Eigene); il comitato aveva lo scopo di difendere i diritti dei gay e di abrogare il Paragraph 175 (ottennero oltre 5.000 firme tra cui quelle di Einstein, Hesse, Mann e Tolstoj). Nel 1919 fondò a Berlino l’Istituto per la Ricerca Sessuale che fu tra i luoghi più all’avanguardia nel campo della ricerca sull’omosessualità e transessualità fino all’inasprimento delle leggi omofobe da parte dei nazisti.