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Quasi 100 miliardi di euro all’anno: il costo della virilità secondo la storica Lucile Peytavin
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Quasi 100 miliardi di euro all’anno: il costo della virilità secondo la storica Lucile Peytavin

In “Le coût de la virilité” (NdT “Il costo della virilità”), Lucile Peytavin ha calcolato la somma di denaro investita nella gestione dei comportamenti antisociali maschili in Francia. Abbiamo discusso di educazione, violenza e statistiche con la storica per comprendere meglio questo conto salato.

95,2 miliardi di euro all’anno. Ecco quanto risparmierebbe la Francia se gli uomini si comportassero come le donne. In “Le Coût de la virilité” (edizioni Anne Carrière), in libreria dal 5 marzo, la storica Lucile Peytavin rivela una realtà brutale attraverso calcoli e analisi. Oggi, stiamo tuttə pagando pesantemente i costi umani ed economici dell’educazione tossica di metà della popolazione francese. E quel che è peggio è che questo contributo finanziario forzato sembra impossibile da mettere in discussione.

Quando le viene chiesto come ha avuto l’idea di affrontare questo punto cieco del femminismo, la trentenne torna indietro di tre anni. “Mi sono imbattuta nella percentuale di uomini nella popolazione carceraria francese, che è del 96%. Mi ha aperto gli occhi: gli uomini sono responsabili della stragrande maggioranza della violenza, della delinquenza, del crimine e dei comportamenti a rischio nella nostra società. Dietro questi comportamenti, ci sono servizi di polizia, a volte indagini, spese legali, vittime, forse vite spezzate… Ho pensato naturalmente che dovremmo calcolare il costo di questo fenomeno. Dopo aver fatto questo calcolo, iniziano i percorsi di riflessione. Perché il problema della violenza non viene letto tramite il prisma delle questioni di genere? Quali argomenti sono usati per giustificare il comportamento pericoloso di alcuni uomini? Come possiamo cambiare le cose? Queste sono alcune delle domande affrontate in questo affascinante primo saggio, che l’autrice ha accettato di discutere con noi. Intervista.

In termini concreti, a cosa corrisponde il costo della virilità?

È la quantità di denaro che lo Stato e la società devono pagare per fronteggiare il comportamento antisociale degli uomini. Gli uomini sono sovrarappresentati in tutti i tipi di crimini, specialmente in quelli più gravi. Il 99% delle persone che commettono stupri, l’86% delle persone che commettono omicidi e l’85% delle persone che commettono rapine con violenza sono uomini. Tutto questo ha un costo. Sia un costo diretto per lo Stato in termini di forze dell’ordine, giustizia e servizi sanitari, sia un costo indiretto sostenuto dalla società. Quest’ultima è legata in particolare alla sofferenza fisica e psicologica delle vittime, che può essere calcolata finanziariamente sulla base della perdita di produttività di queste persone. Ho stimato il costo totale della maschilità tossica ed è pari quasi a 100 miliardi di euro all’anno.

100 miliardi di euro sono un sacco di soldi…

È colossale. Questa cifra è equivalente al deficit annuale del bilancio generale della Francia. Se risparmiassimo questo costo legato alla maschilità tossica, il bilancio sarebbe in equilibrio. Per dare un altro ordine di grandezza, si stima che sono necessari 7 miliardi di euro per sradicare la povertà estrema in Francia e che il debito pubblico ospedaliero è pari a 30 miliardi di euro. Se gli uomini si comportassero come le donne, le conseguenze non sarebbero solo economiche. Il livello di delinquenza e criminalità scenderebbe drasticamente e non avremmo più paura di camminare da solə per strada o di essere aggreditə in metropolitana. ə francesi vivrebbero in una società molto più ricca e sarebbero molto più liberə perché sarebbero al sicuro.

Qual è il legame tra il comportamento antisociale degli uomini e il concetto della maschilità tossica?

C’è un’acculturazione, un’assimilazione della violenza nel corso della vita dei ragazzi che avviene attraverso la loro educazione, che è basata su valori virili. I genitori interagiscono con i loro bambini valorizzando la loro forza e il loro vigore. Molto rapidamente, i giochi iniziano a ruotare intorno a combattimenti, battaglie, con armi finte per esempio. Anche nella cultura, la nozione di virilità è presente in maniera significativa. Gli eroi sono uomini che si impegnano in qualche forma di violenza e con i quali i ragazzi si identificano. L’adolescenza è un momento di cristallizzazione della costruzione di questa identità maschile. I ragazzi respingono tutti coloro che non rispondono a queste ingiunzioni con insulti, colpi… Cercheranno anche di dimostrare che possono resistere al dolore.

Perché ci rifiutiamo di riconoscere questa realtà?

C’è una vera resistenza intorno a questa questione della virilità. Ci diciamo ancora che gli uomini sono violenti per natura. Che sono così, che non possiamo farci niente. Direi anche che nella nostra società il comportamento degli uomini rappresenta la norma nell’immaginario comune, il che impedisce qualsiasi messa in discussione. È un meccanismo che rende invisibili le conseguenze dell’educazione maschile.

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Il tuo approccio è innovativo. Pensi che parlare in termini di soldi possa aumentare la consapevolezza?

Sì, è possibile. È qualcosa che non è mai stato fatto prima, è una nuova apertura su questo problema, un nuovo argomento per decostruire il fenomeno della maschilità tossica. Non possiamo più dire che non lo sapevamo. Le cifre ci sono. Sono un elemento oggettivo. Il costo della maschilità tossica colpisce finanziariamente ogni cittadinə, donne e uomini! Inoltre, anche gli uomini sono ovviamente vittime di questa educazione virile. Penso a tutti quelli che non rispondono alle ingiunzioni, che vengono respinti, ma anche a quelli che rispondono mettendosi in pericolo per dimostrare che sono forti. Per citare un solo dato, gli uomini hanno tre volte più probabilità delle donne di morire per una causa prevenibile prima dei 65 anni.

Come possiamo porre fine a questa educazione costruita intorno alla nozione di virilità?

La prima cosa da fare è continuare la ricerca sul costo della maschilità tossica. Il mio lavoro è solo un primo passo e deve essere completato. Ci sono molte cifre che non sono ancora disponibili e molti reati per i quali i dati non sono suddivisi in base al genere. Poi, è necessario parlare di questo argomento per smontare gli schemi in cui viviamo. È ambizioso, ma poiché sta accadendo a tutti i livelli della società, dobbiamo aumentare la consapevolezza su ogni piano.

Fonte
Magazine: Lesinrocks.com/cheek
Articolo: Près de 100 milliards d’euros par an: le coût de la virilité selon l’historienne Lucile Peytavin
Scritto da: Margot Cherrid
Data: 12 marzo 2021
Traduzione a cura di: Charlotte Puget
Immagine di copertina: Le coût de la virilité
Immagine di anteprima: @lucilepeytavin

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