Johnny Depp si è presentato al 72mo Festival del Cinema di Venezia con qualche chilo in più e un look “discutibile”. La stampa lo ha preso di mira ed ora da giorni non si parla d’altro.
E va bene così, tutti ridono e nessuno si chiede se sia giusto.
Sapete perché? Perché Johnny Depp è un uomo.
Ma facciamo un passo indietro.
Dai tempi di “Buon Compleanno Mr. Grape” ho sempre saputo che, presto o tardi, io e Depp ci saremmo sposati. (Nel caso stiate ridendo, ho solo 25 anni, datemi tempo).
È sempre stato il mio ideale di uomo, il mio guilty pleasure e per molto tempo le sue interpretazioni (e il suo codino in Chocolat) lo hanno fatto rimanere sul podio.
Poi sono arrivati i ruoli esagerati, le macchiette, la deliranza (ve la ricordate?) ed ho cominciato a pensare che forse sarebbe stato meglio rimanere amici.
L’ho visto riproporre la stessa recitazione in ogni ruolo, tanto da far diventare banale il “sopra le righe”. Oh, ecco un altro film dove Johnny Depp fa lo svitato che barcolla, no grazie, al massimo lo cerco in streaming.
Johnny Depp di mestiere fa l’attore ed io avevo qualcosa da ridire circa il suo lavoro.
Molte persone non la penseranno come me, ma almeno non si può dire che il mio commento fosse fuori luogo.
Ciò che è fuori luogo è invece parlare di un attore come se fosse solo corpo, sottolineando la pancetta, i chili di troppo (magari presi per interpretare un ruolo…) o il look sbagliato.
Ecco, benvenuti nel mondo delle attrici.
Alle quali non solo vengono riservati i commenti più meschini per quanto riguarda l’estetica, ma spesso anche le domande che vengono poste loro sono inerenti solo all’aspetto fisico.
Ciao attore uomo, come ti sei preparato per questo ruolo?
Ciao attrice donna, che vestito indossi questa sera?
Negare che questo trattamento venga riservato quasi esclusivamente alle donne sarebbe ingenuo, ma ciò non significa che vada bene se fatto nei confronti di un uomo.
Se i commenti che sta ricevendo Depp fossero stati indirizzati ad un’attrice, qualcuno sarebbe saltato su a dire “cari giornalisti, perché non tornate a fare il vostro lavoro? È un’attrice, parlate di come ha saputo interpretare la parte, non dei chili che ha preso”.
Perché è importante che si sottolinei sempre che le donne non sono solo il loro corpo, che sono delle Persone e come tali vanno trattate.
Ma non vale lo stesso per gli uomini? Non è questo che dice il femminismo?
Volere la parità vuol dire anche difendere un uomo. Soprattutto se nessun altro lo fa.
La mia intenzione non è quella di fare la morale, ho riso anche io a qualche battuta che ho letto.
E certo, se si nota un cambiamento fisico in una persona, c’è ancora la libertà di parlarne (a patto che non diventi occasione di derisione pubblica).
Però vorrei porre l’attenzione su questa discriminazione che nessuno sembra vedere.
Un uomo sta venendo discriminato in quanto uomo, non è il caso di dire qualcosa?
Se fosse stato una donna, qualcuno si sarebbe fatto la domanda “ma è giusto quello che le stanno facendo?”
Io mi chiedo: non meritano tutti questa domanda?
Perché non ci stiamo ponendo il problema?
Perché le donne, che sanno bene di cosa si stia parlando, non si stanno ponendo il problema?
Forse, tristemente, dopo decenni di oggettivazione, stiamo vedendo l’empatia lasciare spazio alla vendetta, il “finalmente tocca anche a voi” sta diventando più forte del “giacché so cosa si prova, non vorrei vederlo fatto a qualcun altro”.
Non è il caso di invertire subito la marcia, finché ce ne accorgiamo e finché siamo in tempo?
Voi cosa ne pensate?
SBAGLIATO contrapporre uomini e donne, così si acuisce la differenza e i comportamenti stereotipati e legati al genere e soprattutto si fomenta la condanna delle giuste rivendicazioni delle donne. Perchè la differenza la fanno i numeri i i comportamenti discriminatori continuati e regolari per tutte, attrici, politiche, professioniste ecc. In questo caso è da condannare il giudizio legato solo all’apparenza e non alle qualità professionali a prescindere dal sesso, ma a chi fa una professione dove ”apparenza diventa anche sostanza questo può succedere…
Riflettevo sulla frase “stiamo vedendo l’empatia lasciare spazio alla vendetta, il “finalmente tocca anche a voi” sta diventando più forte del “giacché so cosa si prova, non vorrei vederlo fatto a qualcun altro”. Io penso che non si tratti di alcuna discriminazione in quanto uomo, dall’articolo sembra quasi che la discriminazione in quanto donna non esista più!!! vorrei fare un esempio, è da decenni che sul palco di striscia la notizia “ballano” giovani ragazze con la sola funzione di esibire i loro i corpi poco vestiti e inquadrati come se il cameraman volesse entrare nei loro perizomi, solo nel momento in cui hanno messo su quel bancone dei bei ragazzi il pubblico è insorto e in poche settimane si è ripristinato l’ordine sessista che caratterizza la tv nostrana e non. Quella piccola parentesi però secondo me è servita, della serie “tu, uomo,che vivi in una società su misura per te e non ti impone modelli estetici perfetti ad ogni ora, tu, omo de panza omo de sostanza, come ti sei sentito?” non è un male che provino anche solo un minimo della frustrazione che una donna è portata a provare quotidianamente (chi più chi meno). Molti non sanno neanche cosa sia il sessismo, cosa siano i canoni estetici imposti, perchè non hanno mai avuto niente a che fare con esso, e gli sembra l’ordine naturale delle cose che le donne debbano subirlo in tantissime sfumature che vengono da loro ignorate. Un saluto Hailie
Oltre alla trasformazione dell’empatia in vendetta aggiungerei anche una dose di apatia, puro disinteresse. Ovviamente è una mia opinione.
Un bacio, siete i migliori.
secondo me non è offensivo dire che Eva green è più bella di Kathy Bates o che Bradley Cooper è più bello di Boldi: è vero, non si insulta nessuno nè si impedisce di amare Boldi e Bates ma su Depp si esagera: lui è ingrassato per esigenze di copione il che significa che finito di girare farà palestra e tornerà come prima