Se Di Caprio potesse scegliere tra l’Oscar e una nomination qui, la statuetta d’oro avrebbe i giorni contati.
È questo l’effetto che fanno i Diversity Media Awards: tutti vogliono parteciparvi perché è un premio giusto (e perché è una gran figata).
Ma entriamo nel dettaglio.
Cosa sono i DMA?
Sono un progetto, a cura di Diversity – l’associazione guidata da Francesca Vecchioni e impegnata nell’abbattimento delle discriminazioni – che per la prima volta premia i migliori contenuti mediali italiani (TV, radio, cinema, pubblicità e web) che nell’ultimo anno hanno contribuito ad una corretta rappresentazione delle persone e tematiche LGBT.
Ma chi è stato nominato? È presto detto!
CINEMA – Miglior Film Italiano
Io e lei (Produzione Indigo Films)
Né Giulietta né Romeo (Produzione Pigra)
Vergine Giurata (Vivo Film e Colorado Film)
RADIO – Miglior Programma
Caterpillar AM – Radio2
Lateral – Radio Capital
Pinocchio – Radio Deejay
PUBBLICITÀ – Miglior Campagna
Buone Feste dalla famiglia Frozen – Disney Junior
Microonde e gustose sorprese – Findus (Havas Worldwide)
Milioni di passioni – Tim Vision (Leagas Delaney)
TV – Miglior Serie Italiana
È arrivata la felicità – Rai Uno (Produzione Publispei)
Ragion di Stato – Rai Uno (Produzione Rai Fiction e Cattleya)
Un posto al sole – Rai Tre (Produzione FremantleMedia Italia e Rai Fiction)
TV – Miglior Serie Straniera
Beautiful – Canale 5
Faking it – MTV Next e MTV8
Grey’s Anatomy – La7 e Fox Life
TV – Miglior Programma
Che tempo che fa – Rai Tre
Italia’s Got Talent – Sky Uno
Pechino Express – Rai Due
Sconosciuti – Rai Tre
Vite Divergenti – Real Time
WEB – Miglior Produzione Video
10percento Badhole Video
Fuori!
The Jackal
PEOPLE – Personaggio dell’anno
Barbara d’Urso
Daria Bignardi
Fedez
Laura Pausini
Mika
Tiziano Ferro
Le votazioni dei vincitori finali saranno aperte a tutti dal 1 aprile sul sito www.diversitylab.it e i premi saranno assegnati il prossimo maggio.
Le nomination derivano dal Diversity Media Report, ricerca di Diversity condotta dall’Osservatorio di Pavia, 2BResearch e da alcune delle principali Università italiane. La ricerca ha analizzato per la prima volta come sono stati trattati i temi LGBT all’interno dei contenuti mediali, dai telegiornali (2005-2015) alle trasmissioni tv e radio, dalle serie italiane e straniere ai film e alle pubblicità (2015).
Certi che questo sia un passo importantissimo per continuare a parlare di rappresentazioni LGBT nei media, non possiamo fare altro che continuare a supportare Diversity e complimentarci con tutti i nominati!
PS E anche questa volta, a Di Caprio niente.