Quando Bossy è nata, nell’ormai lontano 2014, formarsi e informarsi sul femminismo era molto più difficile e meno accessibile di come lo sia oggi e un ruolo importante in questa evoluzione lo ha avuto senza dubbio Internet. Il femminismo c’è sempre stato, dalla prima volta che è stato nominato non ha mai smesso di esistere, però ci sono stati dei momenti in cui è riuscito a fare più rumore e altri in cui forse è stato meno ascoltato. Non a caso parliamo di ondate di femminismo: non è che tra la seconda (anni Sessanta/Settanta) e la terza (anni Novanta) non ci sia stato nulla, non è che non ci siano state lotte e proteste, semplicemente non è accaduto qualcosa con una risonanza tale da farne parlare i media. Allo stesso modo, i primi anni Duemila sono stati abbastanza silenziosi dal punto di vista dell’attivismo in Italia, perciò quando ci siamo presentatǝ con questo progetto, a moltǝ è suonato nuovo. Per far capire immediatamente dove eravamo collocatǝ, abbiamo scelto di inserire nel nostro logo il simbolo della donna, e per un po’ ha funzionato. Le persone capivano che si parlava di donne (anche se non ci siamo mai limitatǝ a questo), le più “sul pezzo” capivano che si parlava di femminismo.
Cos’è successo poi? È successo che è arrivata una nuova ondata, e così a poco a poco ci siamo ritrovatǝ a condividere lo spazio online con tantissime altre realtà, abbiamo parlato con attivistǝ che avevano deciso di usare anche Internet per creare rete e soprattutto abbiamo avuto la possibilità di ascoltarlǝ. E più prestavamo attenzione alle loro parole, più ci accorgevamo che il nostro logo, che anni prima era stato estremamente utile per far avvicinare le persone a questi temi, oggi rischiava di diventare non solo obsoleto, ma proprio fraintendibile.
C’è una fetta di femminismo (la possiamo chiamare femminismo? Lascio qui questo dubbio) che ad esempio ritiene che le donne transgender non possano avere uno spazio. E se il simbolo della donna nel nostro logo portasse qualcunǝ a pensarci d’accordo con questa idea? Questi e altri dubbi che sono nati in noi ci hanno portatǝ a prendere una decisione: è ora di evolvere. È ora di chiarire maggiormente le nostre intenzioni, facendoci aiutare anche dall’aspetto visivo. Così è nato il nuovo logo di Bossy, con l’idea di far convivere le differenze a partire dal nostro nome. D’ora in poi, ci vedrete così, con questo nuovo abito che ci permette molti più movimenti e con il quale vorremmo essere ricordatǝ. Questi ragionamenti non sarebbero stati possibili senza il transfemminismo intersezionale e le persone che lo portano avanti, quindi con estrema gratitudine speriamo vi piaccia questo nuovo look!
Per festeggiare il nostro nuovo logo, abbiamo anche lanciato il nuovo merchandising di Bossy che trovate da ora sul nostro shop. Oltre al logo e a un design tutto nuovo, le nostre t-shirt sono ora disponibili anche in un tessuto ecosostenibile e in un range di taglie più ampio.