Mavi Phoenix è il nome d’arte di Marlene Nader, poco più che ventenne originaria di Linz, Austria, considerata astro nascente dell’urban pop del nuovo millennio.
Producer, songwriter e performer, al mondo della musica si è avvicinata a undici anni grazie a un vecchio Macbook regalatole dal padre.
Da “My Fault”, EP d’esordio uscito nel 2014, a oggi è stata un’escalation di successi: ha partecipato ai principali festival estivi internazionali, tra cui The Great Escape, Primavera Sound, Roskilde e Melt!; il suo singolo “Aventura” è stato scelto per la campagna internazionale di Desigual; ha accompagnato nel suo tour in Uk, Jimothy Lacoste e vinto gli FM4 AMADEUS AWARD 2019.
La sua peculiarità artistica è il sapere sapientemente mescolare i generi in una modalità atipica, creando una connessione tra pop, hip hop ed elettronica, urban e sperimentazioni: “Romantic Mode”, il suo nuovo singolo, il cui video vi mostriamo in anteprima alla fine di questo articolo, rappresenta la perfetta sintesi di questo stile poliedrico e senza confini.
Della sua musica e delle sue origini abbiamo approfondito direttamente con Marlene.
Mavi, per presentarti ti chiedo di indicarci tre artisti che sono stati di ispirazione per la tua educazione musicale e tre tue canzoni che rappresentano maggiormente la tua produzione musicale?
Hey! Beh, crescendo sono stata davvero ispirata dai N.E.R.D, Daft Punk e da Nelly Furtado. Credo che ancora questi artisti si facciano sentire nelle mie composizioni.
Dalle mie produzioni penso che “Aventura”, “Prime” e “Love Longtime” descrivano al meglio lo spettro musicale che cerco di esprimere.
Sei cresciuta in una città austriaca: quali sono stati gli step più importanti del viaggio che ti ha portata a essere quello che sei oggi?
Ho sempre voluto rompere la bolla in cui mi trovavo. Sapevo che quello che stavo vedendo nella mia città natale, Linz, non poteva essere tutto ciò che il mondo aveva da offrire. Per me è stato molto importante credere nel mio mestiere e nel mio talento come musicista. La decisione di scrivere e produrre un intero EP da sola senza management è stata una delle cose più importanti che abbia mai fatto. Scrivere Aventura è stato sicuramente fondamentale per la mia carriera. E poi ci sono gli altri centomila passi che in questi tre anni ho fatto!
Ci parli di Romantic Mode?
È più o meno una canzone d’amore, parla di quando perdi la testa per qualcuno. È divertente e giocosa, una canzone pop. Il pezzo più pop che abbia mai pubblicato, penso.
In che modo l’ambiente in cui sei cresciuta ha influito sui messaggi che cerchi di comunicare con la tua musica? A chi ti rivolgi quando scrivi?
Venendo da una piccola città, da un Paese che non ha nulla a che fare con la scena musicale internazionale, all’inizio ho copiato tutte le stelle Disney che vedevo in TV. Ho ereditato i loro messaggi e li ho fatti miei. Mi ci è voluto del tempo per capire chi fossi, in generale e nella musica. Su questo ci sto ancora lavorando. Scrivo da sola e sto provando a rilasciare tutti i miei pensieri per creare un contesto.
Con tua madre hai sempre avuto una relazione molto stretta: non sempre, soprattutto durante l’adolescenza, i rapporti con i genitori sono splendidi, e da adulti ci si accorge del tempo perso. Che consiglio daresti a un adolescente che sta attraversando il classico periodo di conflitto con la sua famiglia?
Di tenere a mente che è del tutto normale e può fare bene avere scontri con la famiglia. Soprattutto durante la pubertà e/o nell’adolescenza. Vivi a casa, ma stai crescendo per diventare te stesso con le tue idee sulla vita. La comunicazione è la chiave: a volte vorrei che la mia famiglia e io avessimo parlato di più dei nostri sentimenti e dei nostri problemi reciproci. Sono sicura che la comunicazione renda le cose molto più semplici. Bisogna cercare di uscire dalla propria comfort zone e confrontarsi. Le persone non parlano abbastanza!
Cos’è la libertà, ti senti libera? Quando?
Se ti senti libero o no, sta soprattutto nelle tue mani. Hai il potere di sentirti libero. Non hai bisogno che qualcun altro lo faccia per te. Sono un membro della comunità LGBTQ+. Troppo spesso mi sento spogliata dai miei diritti e dalla mia libertà. Ma la vera libertà, come la vedo io, viene da dentro. Sono lontana dal sentirmi libera al 100%. Penso che sia una cosa che inizia con la vera conoscenza di se stessi. Conosci te stesso? Cosa vuoi dalla vita? Quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza? Se lo scopri e sfrutti questa conoscenza correttamente, ti sentirai libero.
In Italia, in tema di diritti civili stiamo lentamente tornando al Medioevo. Qual è la situazione in Austria? La comunità LGBT è protetta?
L’Austria non è un paradiso LGBT. Lo stigma e i pregiudizi nei confronti di persone non eterosessuali sono molto forti. Tuttavia, le persone gay possono sposarsi ed è molto meglio qui che in tanti altri Paesi del mondo. Punto sempre in alto… Possiamo fare di più e meglio!