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Non siamo muse: Siamo Creatrici e stiamo creando una rivista illustrata [Progetto Sorellanza]
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Non siamo muse: Siamo Creatrici e stiamo creando una rivista illustrata [Progetto Sorellanza]

Articolo di Lucia Baldassarri

Lei non parlava quasi una parola di italiano, e io dovevo togliere un bel po’ di ruggine al mio spagnolo: ecco com’è nata la mia amicizia con Karla Dueñas.

Karla è un’illustratrice messicana. Il suo è un Paese dove violenza di genere e femminicidi sono da record (e mentre scrivo questa frase, il correttore di testo mi sottolinea in rosso la parola “femminicidi”), ma dove l’azione femminista è lo stesso – e forse proprio per questo – sentita e partecipata. Le idee di Karla quando parla di femminismo sono chiare, tanto da superare le barriere linguistiche e far capire a chi le ascolta che spesso il mondo editoriale non è libero da doppi standard e sessismi più o meno palesi.

Ho conosciuto Karla lo scorso ottobre, a Macerata. Ero stata presa al Master in illustrazione editoriale che rincorrevo da anni – anni in cui mi laureavo in lingue con un progetto di albo illustrato come tesi, insegnavo inglese di giorno e disegnavo di notte. Era la seconda settimana di lezioni, Karla si era appena trasferita con il suo cane Chichirila da Guadalajara, città messicana che ospita una delle più importanti fiere internazionali del libro. Si è seduta su un posto libero vicino a me e mi ha chiesto cosa si fosse persa della settimana precedente, perché aveva finito con certa burocrazia allucinante dell’Ambasciata solo poco prima, e non le sembrava vero di essere arrivata finalmente in Italia per perfezionarsi in illustrazione. Un po’ per tandem linguistico e necessità di interpretariato del momento, un po’ perché mi piace molto parlare con persone nuove se mi stanno simpatiche, ho iniziato a chiacchierare con Karla.

E poco dopo, Karla mi ha regalato una piccola fanzine fatta da lei. Si intitola “Cartas de amor”, Lettere d’amore, e dentro c’è scritto questo:

“Scrivo sempre lettere e poesie
a chi non c’è
a chi mi manca.
Voglio scrivere a me qualcosa di bello
(ma non ho avuto tempo per farlo):
“Sono contenta di chi sono,
di quello che faccio,
di tutte le mie decisioni.
Mi amo e mi dico grazie.”

Ricordo di aver pensato quanto mi sarebbe piaciuto fare qualcosa del genere. Non ho dovuto aspettare molto: poco tempo fa Karla ha avuto un’altra delle sue idee vincenti da tradurre in immagini.

Questa idea è Siamo Creatrici: una rivista realizzata da più di quaranta illustratrici dall’Italia e dal Messico, che Karla ha contattato per attivare un ponte e una risonanza fra i due Paesi, per mettere in condivisione quanto queste donne (di cui sono fiera di far parte) pensano, fanno, disegnano; in una parola: creano.

Karla fa già parte di Hazlo Como Niña (Fallo come una ragazza), un collettivo femminile (e femminista) di illustratrici e tatuatrici, molto attivo a Guadalajara con eventi, corsi, workshop e walk-in di tatuaggi. Ma è a Macerata, nell’aula Master e tra illustratrici Master già diplomate, che ha trovato una risposta inaspettata, rapida ed entusiasta.

È frequente, nella storia dell’arte e della letteratura, incontrare figure femminili che siano più muse altrui che creatrici; ma se si spulcia bene, si vede che non è proprio così – e che non esiste solo Frida Kahlo: da Artemisia Gentileschi a Suzanne Valadon, passando per Judy Chicago e Margaret Macdonald Mackintosh, è pieno di donne che sono state le prime ammesse nelle Accademie, che hanno segnato uno stile, che hanno lasciato la loro impronta creativa. Sull’account Instagram di Siamo Creatrici è stato dato spazio anche alle loro, di storie.

La creazione attiva è il tema che Karla ha pensato per questo primo numero di Siamo Creatrici, e il suo obiettivo è di farlo uscire per l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Per questo abbiamo attivato un crowdfunding su Kickstarter, che sarà attivo fino al 19 febbraio.

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L’autoprodurci ci sta dando modo di sperimentare davvero la creazione per il piacere della creazione, la voglia di fare, la necessità di raccontare e di raccontarsi. Progettare l’intera rivista, compresi l’editoriale, la grafica, l’impaginazione, ci fa prendere atto di quanta cura e passione ci vogliano per arrivare a un prodotto di qualità. Le donazioni ci serviranno a coprire i costi di stampa e far nascere questo progetto, ma per chi ci sosterrà abbiamo pensato ad altre ricompense oltre la rivista stessa: shopper, quaderni, cartoline, segnalibri, tutto rigorosamente illustrato da noi.

Crediamo che fare rete sia importante, e che fare rete fra illustratrici sia fondamentale: il nostro è un lavoro solitario, intenso, che impegna sotto tanti punti di vista e richiede un continuo scambio fra il mondo esterno e quello dentro di noi. Un lavoro che ci dà una grossa responsabilità e una grossa opportunità: usare le immagini per veicolare messaggi. Un lavoro in cui molto spesso va trovata la forza di sbattere la porta in faccia a quella vocina assillante nel proprio cervello che dice: “Non sei abbastanza brava”.

Ed è proprio continuando a fare, ad andare avanti, a confrontarmi, a vedere crescere progetti come Siamo Creatrici che quella porta, sempre più spesso e sempre più forte, io riesco a sbatterla.

Pensate come potrebbe essere sbatterla in quaranta.

Per supportare e seguire Siamo Creatrici:

Instagram
Kickstarter

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