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Parliamo di ciclo! – #beconscious
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Parliamo di ciclo! – #beconscious

Conoscete Ingrid Nilsen?
Ve ne avevamo già parlato un paio di mesi fa in questo articolo su lato arcobaleno di Youtube a proposito del suo (bellissimo!) video di coming out, ma per chi se lo fosse perso ecco qualche notizia spiccia: Ingrid è una Youtuber e blogger americana, ha 26 anni e dal 2009 è attiva online come beauty guru. Nella sua carriera ha ottenuto un grande successo di pubblico, raggiungendo ad oggi un seguito di quasi 4 milioni di iscritti al suo canale. Insomma, è una delle colonne portanti del settore beauty di Youtube America.
Tra un tutorial di trucco, un lookbook e un DIY però Ingrid non è restia a trattare anche tematiche più profonde, ed è proprio per questo che oggi ne stiamo parlando. Sabato infatti ha pubblicato un video abbastanza insolito per questa tipologia di canali, un video che si intitola “La tua vagina è importante!”.

No, non è nulla di erotico: è un video sul ciclo!
Vi state domandando perché c’è bisogno di fare un video su questo argomento? Un video che potenzialmente vedranno quasi 4 milioni di persone? Il motivo ce lo spiega Ingrid stessa:

Nel mondo odierno c’è un grande stigma attorno al ciclo mestruale e al solo fatto di parlarne. Alle donne viene quasi insegnato a vergognarsene e a provare imbarazzo per questo evento assolutamente naturale che si ripete ogni mese.

Se nella nostra parte del mondo spesso si tratta di trovarsi a disagio al momento di usare un bagno pubblico durante quei giorni, in altri contesti culturali molte donne se la passano molto peggio: non possono andare a scuola e continuare la loro formazione perché non hanno le risorse (economiche) per gestire il ciclo. Ovvero non hanno accesso ad assorbenti e vivono in condizioni igienico sanitarie precarie che non permettono un’adeguata cura della persona in quel periodo più delicato. Per non parlare poi di quelle società in cui le donne vengono addirittura allontanate dalla comunità durante i giorni delle mestruazioni. Si tratta un problema di scala mondiale, a cui si pensa poco e di cui si parla ancora meno.
Per questo sì, c’è bisogno di fare un video su questo argomento, a maggior ragione un video che potenzialmente vedranno quasi 4 milioni di persone!

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Sicuramente la situazione è molto diversa in relazione al contesto geografico in cui si vive, ma la cosa che accomuna tutti, in ogni parte del mondo, è il fatto che praticamente ovunque le mestruazioni sono considerate una sorta di tabù. Nel video Ingrid chiede ad alcune ragazze quante di loro si siano mai sentite in dovere di nascondere gli assorbenti quando si tratta di usare un bagno pubblico nei giorni del ciclo. La risposta è: TUTTE.
Inconsciamente ci viene insegnato che le mestruazioni sono qualcosa di cui non bisogna parlare, perché “fa impressione”. Anche nelle pubblicità di solito viene usato un liquido blu per simulare il flusso di sangue e promuovere l’efficacia dei prodotti. Si tratta di un insieme di tanti piccoli segnali a cui siamo esposti fin da piccoli, che inconsapevolmente interiorizziamo e ci fanno percepire questo argomento come qualcosa di estremamente intimo e personale, ma nel senso negativo del termine. Qualcosa che non solo va protetto, ma va censurato.

Ingrid racconta anche la storia di Conscious Period, un marchio di tamponi in cotone biologico prodotti con materiali sicuri, non tossici e accuratamente testati e che è in prima linea nel fornire assorbenti alle donne che vivono per strada: per ogni confezione venduta, una scatola ne viene regalata ad una donna senzatetto. Questa testimonianza è particolarmente importante perché ci fa capire che anche vicino a noi, proprio nelle nostre città, per molte donne affrontare il ciclo è una difficoltà notevole. Alcune cose che la maggior parte di noi dà per scontate (come l’igiene intima) costituiscono un grosso problema per chi non ha una casa, e organizzazioni come questa possono fare molto – con molto poco – per migliorare la vita di tante persone.

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Ingrid con le fondatrici di Conscious Period

Il significato ultimo del video infine è quello di far passare il messaggio che non necessariamente tutte le donne si devono sentire a proprio agio a parlare pubblicamente del loro ciclo come se fosse un argomento qualsiasi, ma l’importante è che se invece ci si sente pronte per farlo ci sia l’opportunità di poter intavolare una conversazione ed un confronto intelligente senza essere vittime di inutili stigmi o preconcetti. E’ un argomento che merita di essere trattato perché ne va della nostra salute e non dobbiamo vergognarcene. Si tratta semplicemente di prenderci cura del nostro corpo e dobbiamo essere libere di farlo nel modo migliore possibile, senza sentirci costrette a nasconderci. Come ci incita a fare Ingrid, non sentiamoci in imbarazzo ad andare in un bagno pubblico tenendo in mano degli assorbenti: non importa se qualcuno lancerà qualche occhiata storta, per lo meno ciò lo farà riflettere, e iniziare a pensare è sempre il primo passo per cambiare le cose.

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Siamo solidali e supportiamo tutte le donne, ma soprattutto facciamo domande! Essere curiosi e aperti nei confronti di tutto ciò che ci sta attorno è l’atteggiamento migliore che si possa assumere, perché è quell’attitudine che mette le persone nella condizione di informarsi realmente e quindi di smettere di ragionare per stereotipi e pregiudizi.

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Se anche voi avete voglia di contribuire a questa causa, potete condividere sui vostri social le vostre storie utilizzando l’hashtag #beconscious : parliamone, facciamo informazione e diventiamo tutti più consapevoli!

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