Articolo di Lisa Pareschi
Filosofemme.it è il sito web nato per far risuonare la voce delle filosofe. Non perché le filosofe una voce non ce l’abbiano – anzi, è anche bella potente – bensì perché nessuno possa più dire “non sapevo ci foste anche voi”. Lo scopo è duplice: dare uno spazio alle filosofe e contemporaneamente rendere la filosofia accessibile a chiunque.
L’idea di creare un posto del genere è nata durante gli anni dell’università: quasi alla fine del mio percorso iniziai a realizzare quante poche filosofe avessi studiato durante tutta la mia carriera scolastica. Eppure non era possibile che vi fossero così poche donne in questo campo. La presenza di così tante iscritte alla facoltà (e solamente del mio ateneo) ne era la riprova tangibile. Non appena iniziato a farmi delle domande su questo tema, l’incontro fortunato con l’editrice Luciana Tufani mi ha fatto capire quanto sia grande il mondo del pensiero femminile. Senza la sua conoscenza non avrei mai iniziato le ricerche che mi hanno poi portata alla creazione di questo progetto.
Quante donne sono esistite nella filosofia? Perché quando si parla di filosofe è sempre difficile ricordare un nome, un volto? In tv, in radio, sui giornali dove sono le filosofe? Iniziai a sondare tra i miei contatti, chiedendo durante le conversazioni prima “quanti filosofi conosci?” e poi “quante filosofe conosci?”, ottenendo risposte positive alla prima domanda e negative – pressoché nulle – alla seconda. Pensai che questo non era giusto, non era paritario, non era storicamente vero né probabile. Così il quadro iniziò a prendere forma.
Parlai di questo problema con alcune colleghe e poi condivisi con pochissime di loro un’idea: creare uno spazio sul web che raccogliesse giovani filosofe laureate e laureande. Se la sarebbero sentita? Avrebbero avuto la volontà di esporsi? Il loro entusiasmo di risposta mi convinse a iniziare il percorso.
Il 23 aprile 2018 è stato lanciato ufficialmente Filosofemme, con il suo caratteristico logo di una phi greca che diventa il simbolo femminile. Sin dal primo giorno il riscontro è stato positivissimo. La gente ha iniziato a fare passaparola e a condividere i primi articoli sul blog. Nei giorni successivi già alcune ragazze mi hanno scritto chiedendomi informazioni su questo progetto per salire a bordo, tutte con sentimenti vacillanti tra la paura di fallire e il desiderio di spiccare il volo.
Di certo non avrei mai immaginato che, a soli quattro mesi dal lancio su una piattaforma di blogging gratuita, avrei incontrato Agnes Heller, che mi avrebbe dato la conferma della bellezza di ciò che avevo creato, facendomi le giuste domande – come solo la più grande filosofa (purtroppo non più vivente) sa fare.
Siamo partite in cinque ragazze e nel giro di un anno siamo arrivate a una ventina di autrici attive e propositive in tutto ciò che scrivono e fanno. Vedere così tanta partecipazione e interesse mi ha fatta sentire meno sola, ma molto più convinta della direzione da prendereper migliorare sempre quello che è Filosofemme: uno spazio per le donne desiderose di rendere partecipe il mondo del loro percorso, facendo appassionare alla filosofia il casalingo e la manager, la liceale e l’impiegato.
C’erano già diversi luoghi sul web che davano e danno tuttora rilievo alla nostra figura; alcuni di questi sono nati prima, altri contemporaneamente a questo progetto. Ci occupiamo della stessa materia sotto luci diverse e penso stia proprio in questo la bellezza della filosofia: il poterne parlare in mille modi senza mai creare un qualche tipo di negatività. Tutte conosciamo l’esigenza di parlare delle filosofe, della filosofia e del risolvere la sottorappresentatività anche in questo settore – più se ne parla e meglio è.
L’ambiente della filosofia è da sempre un ambiente prettamente maschile, a cui le donne non hanno avuto accesso per secoli interi. Ovviamente i retaggi culturali di questo si sentono ancora e per questo penso siano necessari spazi sul web (ma anche nel mondo cartaceo) che scardinino i pregiudizi.
Oggi Filosofemme rappresenta tutto questo, ma anche di più. È una creatura in continua evoluzione grazie sia alle proposte delle ragazze che a quelle di chi ci legge. Quando mi scrivono o mi chiedono “perché non parlate di questo?” o “mi piacerebbe leggere un vostro articolo su quest’altro” mi emoziono e comprendo come le persone abbiano bisogno della filosofia, abbiano il piacere di leggere un’idea o un parere da parte di studiose di filosofia.
Non solo: mi fa comprendere come le lettrici e i lettori di Filosofemme siano diventate/i tali per la necessità di sentire un parere vicino a loro, meno accademico ma non per questo banale o ridicolo, comprensibile a chiunque, che susciti domande, che analizzi un punto di vista diverso.
Potete trovare Filosofemme qui:
Mail: info@filosofemme.it
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