[Per tutte le informazioni tecniche del festival, andate in fondo all’articolo!]
Dal 20 al 22 settembre torna a Bologna Some Prefer Cake per la sua undicesima edizione, con una carrellata di film, documentari e cortometraggi che, tra sovversione di eteronormatività, testimonianze e ritmi narrativi da rimanere letteralmente incollati allo schermo, garantirà a Bologna tre giornate (e serate!) davvero imperdibili.
Chi ha seguito almeno una delle scorse dieci edizioni sa probabilmente di cosa si tratta, mentre chi ha scoperto da poco il festival, forse, non ne conosce bene la storia.
Prima di passare un po’ in rassegna i film (noi di Bossy quest’anno siamo onoratissimi di poterci dichiarare media partner dell’evento), è infatti doveroso tornare indietro di parecchi anni, più precisamente al 2007.
Il Some Prefer Cake Festival è stato ideato e progettato dall’attivista lesbica Luki Massa assieme a Marta Bencich, e ad oggi è promosso dall’Associazione Luki Massa.
L’associazione ha svolto fin dal 2017 un ruolo cardine nell’organizzazione del festival, così come Luki lo aveva svolto all’interno di tutta la comunità LGBT+ fino al giorno della propria morte.
Nato con l’intento di diffondere i film e i progetti artistici indipendenti fuori e all’interno della comunità LGBT+, con un focus sulla cultura lesbica e queer, il Some Prefer Cake Festival è da 11 anni uno degli appuntamenti più importanti di tutto il panorama dell’attivismo intersezionale e ci ricorda quanto importante sia tenere alta la guardia sulla rappresentazione delle minoranze.
Fierezza, ricordo, sovversione e arte: questa è la catena leitmotiv del festival, che apre le danze con un’inaugurazione decisamente toccante: il documentario su Marielle Franco.

La chiusura del festival, invece, avverrà con la proiezione gratuita del film vincitore della kermesse cinematografica alle ore 20.00 al Nuovo Cinema Nosadella (dove si svolge anche tutto il festival).
Prima di lasciarvi a qualche recensione, non possiamo non menzionare la proiezione del film cult fuori concorso “Born in Flames”, una vera chicca d’intersezionalità che arriva direttamente dal 1983 e che, se amate i docufilm che esplorano tutte le sfaccettature del femminismo, non potete proprio perdere.
Ok, ora passiamo alle proiezioni che più ci hanno fatto innamorare. Tenetevi pronti, siamo letteralmente impazziti per i cortometraggi!
Lives: Visibile
Sezione: Cortometraggi
In programma al festival il: 22 settembre
Una nostalgica narrazione che, tramite vecchie fotografie in bianco e nero, lettere, ricordi e testimonianze, ci guida nella vita di un gruppo di donne lesbiche nella Chicago degli anni ‘40. La voce narrante osserva, interpreta, si immedesima e risveglia in noi la curiosità di conoscere quelle donne tanto da desiderare di entrare in quelle fotografie. Le protagoniste di quegli scatti sono mostrate nella loro quotidianità semplice e piena di amore, che resta però invisibile anche a chi le vede.
Wicked Women
Sezione: Cortometraggi
In programma al festival il: 21 settembre
Jasper Laybutt, editor della rivista “Wicked Women”, racconta la nascita, l’evoluzione e la fine del progetto editoriale a cui ha dato vita a Sydney negli anni ‘80 assieme alla ex Lisa. “Wicked Women” nasce dal desiderio di offrire di più al panorama queer dell’epoca ed esplorare l’erotismo femminile. La rivista si trova però presto ad affrontare la controversia di avere un uomo trans a dirigere un magazine per donne lesbiche.
Becoming Me
Sezioni: Documentari
In programma al festival il: 21 settembre
Cosa significa vivere in un corpo che sentiamo non appartenerci? Anche nei fatti quotidiani, cosa comporta intraprendere un percorso di transizione di genere?
Questo documentario è una chicca del panorama italiano e Martine De Biasi alla regia è davvero magistrale. Consigliatissimo, vi riempirà il cuore.
Riot not diet
Sezione: Cortometraggi
In programma al festival il: 21 settembre
Quello che si vede in questo cortometraggio, sullo sfondo di una Berlino di altri mondi, è un gruppo di donne. Donne i cui corpi grassi vengono normalizzati mostrando attività comuni come quella di scegliere vestiti eleganti, truccarsi, ballare, nuotare. La semplice esistenza per queste donne è un atto di ribellione che viene qui celebrata tramite musica e provocazione.
Carmen y Lola
Sezione: Fiction
In programma al festival il: 21 settembre
Chi è ossessionato dalla cultura gipsy, anche per via dei programmi che passano in TV, troverà in “Carmen y Lola” una trasposizione molto introspettiva e sociologicamente accurata del mondo gipsy, soprattutto quando cade “sottosopra”. Le protagoniste scoprono un mondo che, per formazione, non avevano neppure mai considerato. E in realtà con loro lo scopriamo tutti noi, che spesso diamo per scontato scuola, amici, università e, soprattutto, libertà di scelta.
Innamoratevi del trailer qui.
Heather Has Four Moms
Sezione: Cortometraggi
In programma al festival il: 21 settembre
Cosa succede quando hai 15 anni e 4 mamme? Succede che dovete vedere assolutamente questo corto. Scusate l’entusiasmo e la laconicità ma è.davvero.bellissimo.
Some Prefer Cake Festival, qualche info!
Per prima cosa vogliamo ringraziare Comunicattive e l’associazione Luki Massa per averci permesso di partecipare (in anteprima!) al festival. Grazie!
– Il festival si svolge a Bologna dal 20 al 22 settembre.
– Tutte le proiezioni del festival e gli eventi collaterali si svolgono presso il Nuovo Cinema Nosadella e il giardino Lo Russo, Via Lodovico Berti 2/7 (sala sul retro “Scalo”). Qui trovate maggiori informazioni in merito, anche riguardo i costi dei biglietti.
– Qui c’è il programma diviso per giorni. Oltre alle proiezioni non dimenticate di dare un occhio anche alle feste e ai dj-set!
– Qui trovate maggiori informazioni sugli eventi collaterali da non perdere.
– Qui invece la pagina Facebook del festival.
A questo punto non possiamo che augurarvi buon festival, buon divertimento e buona visione!