Articolo di Benedetta Geddo
Non so voi, ma l’autunno per me ha sempre significato libri, libri e ancora libri, partendo dall’epoca d’oro di Harry Potter. Crescendo, i libri della Rowling sono finiti, ma io sono rimasta ancorata al fantasy per un bel po’, leggendo qualsiasi cosa su cui riuscissi a mettere la mani.
Ora ammetto di essere un po’ meno selettiva nelle mie letture, ma va anche detto che il fantasy resta il mio genere supremo, quello che leggerò sempre e con lo stesso entusiasmo con cui aprivo La Pietra Filosofale o Il Prigioniero di Azkaban. Ed è proprio di fantasy che voglio parlare in questo articolo ― o meglio, di una piccola parte del genere, quella young adult. Fermi, prima di storcere il naso fermi. È vero che le trame sono abbastanza simili nei loro elementi fondamentali (pur essendo i worldbuilding anche diversissimi l’uno dall’altro) ma è proprio per questo una buona parte degli autori si concentra sui personaggi, sul loro sviluppo e sulle relazioni che si stabiliscono tra di loro.
E per la maggior parte quei personaggi sono badass women. Badass women che stanno avendo un grande momento nell’industria dell’intrattenimento (da Jessica Jones su Netflix fino a Rey di Star Wars al cinema), e anche in quella letteraria, con Hermione e Katniss Everdeen. Ma ce ne sono tante altre che vale la pena conoscere e scoprire, e soprattutto sugli scaffali young adult: donne protagoniste che sono bei personaggi in loro stesse, capaci di reggere la trama sulle loro spalle, senza paura di essere di prendersi il loro ruolo nella storia.
Quindi, se anche voi non vedete l’ora di arrotolarvi su una poltrona con coperta e gatto (opzionale), o di prendersi una pausa tra un libro d’esame e l’altro, date un’occhiata alle protagoniste qui sotto, e fateci sapere la vostra opinione (o le vostre raccomandazioni, che qui noi si legge e si legge, ma in un modo o nell’altro ci ritroviamo sempre con altri mille titoli da aggiungere alla pila del to be read)!
- Sansa Stark, dalla saga A Song of Ice and Fire di George R.R. Martin
Va bene, le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non sono esattamente young adult fantasy, anzi. Sono il fantasy più classico che più classico non si può, ma proprio non potevo lasciare Martin fuori da questo elenco senza citare almeno uno dei suoi personaggi (di cui abbiamo parlato qui, tra l’altro). E ho scelto Sansa Stark non solo perché è tra le mie preferite, ma perché è anche una delle più originali ad essere uscite dal mondo di Westeros: dalle moderne eroine fantasy ci si aspetta grandi duelli di spada (come fa Arya Stark) o epici voli a dorso di drago (come invece non si fa mancare Daenerys Targaryen), non il complottare discreto di Sansa, la sua corazza di galateo e cortesia, la sua femminilità e ingenuità e brutalità, anche.
Sansa comincia la storia come una ragazzina dagli occhi pieni di sogni e canzoni che si scontra presto con la realtà dura (terribile, direi) del mondo in cui vive: paga cara la sua inesperienza iniziale, ed è incredibile seguire la sua storia, i passi che la portano a imparare a giocare il gioco del trono.
Certo, i cinque tomi di ASOIAF (A Game of Thrones, A Clash of Kings, A Storm of Swords, A Feast for Crows e A Dance with Dragons) non sono quel che si dice una lettura leggera, ma valgono tutte le loro pagine fino all’ultima virgola. Soprattutto se già guardate la serie televisiva, e dopo le dieci puntate annuali rischiate di andare in astinenza.
- Lyra Belacqua, dalla saga His Dark Materials di Philip Pullman
Anche qui si va sul classico, e quindi si va sul sicuro: la saga di Pullman è una delle più acclamate nell’universo fantasy, ambientata in un mondo simile al nostro ma non proprio, dove l’anima delle persone cammina di fianco a loro sotto forma di un animale, il daemon. Un lavoro ricchissimo di riferimenti alla cultura occidentale, dalla religione alla filosofia, e coronato da una splendida protagonista, Lyra, appunto, che sfida tutte le convenzioni del genere e non è gentile, non è delicata, non è neanche una guerriera armata di spada, ma brillante e furba, l’unica a saper leggere la Bussola d’Oro del primo libro e in grado di girare la verità a suo vantaggio tanto da meritarsi il soprannome Lingua Argentina da parte degli orsi guerrieri del Polo Nord.
La saga è composta da tre libri, La Bussola d’Oro, La Lama Sottile e Il Cannocchiale d’Ambra, e sebbene dalle copertine possano sembrare libri per bambini, non fermatevi: la lotta contro l’Autorità e la questione del libero arbitrio che Pullman esplora nel corso della storia parlano molto anche al cuore degli adulti.
- Celaena Sardothien, dalla saga di Throne of Glass di Sarah J. Maas
Benvenuti nel mondo young adult di qualità, e soprattutto nel mondo di Sarah J. Maas, una delle scrittrici più in vista del genere: delle sue due serie all’attivo, quella più famosa è sicuramente Throne of Glass, composta da quattro libri (Throne of Glass, Crown of Midnight, Heir of Fire, Queen of Shadows) più uno in uscita in autunno (Empire of Storms) e altri ancora ne sono previsti per completare la saga. La storia segue Celaena, assassina con una fama che la precede, senza peli sulla lingua e con un profondo cammino emotivo davanti a sé, costellato da importanti amicizie (e inimicizie) con altre donne, non solo romance dopo romance. Non posso davvero dirvi troppo di più senza rovinarvi tutto il piacere della lettura se non questo: Celaena è, come dicono gli inglesi, the gift that keeps on giving, così come la scrittura di Sarah J. Maas. Penserete di averle ben inquadrate entrambe per la fine del primo libro, e avrete fatto giusto in tempo per rivalutare tutto una volta arrivati al secondo, per poi farvi sorprendere dal terzo e dal quarto.
Una serie che si migliora di episodio in episodio, e consigliatissima a tutti i die hard del fantasy che magari non disdegnerebbero una narrazione un po’ più moderna.
- Vin Venture, dalla saga di Mistborn di Brandon Sanderson
La trilogia di Mistborn (The Final Empire, The Well of Ascension e The Hero of Ages), assieme ai suoi successivi sequel, è forse l’esempio più lampante e più riuscito di high fantasy moderno. Gli elementi ci sono tutti: un mondo in pericolo, un sovrano corrotto, un sistema magico unico e affascinante, e un eroe improbabile. O meglio, un’eroina improbabile, Vin, ragazzina di strada che da un giorno all’altro si ritrova nel bel mezzo di una rivoluzione per rovesciare il Final Empire. E nel bel mezzo di un potere che deve imparare a gestire e a controllare, se vuole avere qualche speranza di riuscita.
Vin comincia la sua storia impaurita e insicura, sospettosa di tutto e di tutti, ed evolve in un’eroina che cerca di tenersi ben stretta la sua identità e la sua moralità mentre viene sballottata dalla politica e dai compromessi, nella storia del ‘cosa succede dopo che il cattivo viene sconfitto?‘ che è la domanda base della narrazione fantastica contemporanea, compresa quella di Sanderson.
- Emma Carstairs, da Lady Midnight di Cassandra Clare
In realtà, tutto il mondo di Shadowhunters, uscito dalla penna di Cassandra Clare, è costellato di eroine, teenager e adulte, ciascuna con le sue caratteristiche e le sue lotte personali e la sua moralità. Per questo elenco, però, ho scelto l’ultima arrivata, Emma, protagonista di Lady Midnight, primo capitolo di The Dark Artifices (l’ultima trilogia, dopo i sei volumi di The Mortal Instruments e i tre di The Infernal Devices, senza contare le raccolte di racconti brevi). L’ho scelta perché, a mio parere, è la meglio costruita (forse perché è più matura delle altre protagoniste, o forse perché arriva in un momento in cui la sua autrice ha accumulato un bel numero di anni di esperienza), la più well-rounded, e anche una delle più divertenti. Perché riuscire a far ridere il lettore è importante tanto quanto saperlo emozionare durante una scena di combattimento.
Le storie di Shadowhunters sono perfette per l’estate ― non troppo impegnative, tipicamente young adult, scritte con uno stile pulito che scivola via facilmente, non senza lasciarsi dietro emozioni e pensieri. E con un cast di personaggi a cui è difficile non affezionarsi.
- Elphaba Thropp, da Wicked di Gregory Maguire
Elphaba Thropp, la Malvagia Strega dell’Ovest, è di sicuro conosciuta da molti per la bellezza mozzafiato di Defying Gravity e del musical di cui è protagonista, Wicked, un enorme successo e ormai una pietra miliare della cultura pop. Ma prima del musical, prima di Idina Menzel e Kristin Chenoweth, c’è Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West, il libro da cui è partito tutto.
Decisamente poco young adult e molto fantasy contemporaneo, Wicked è lontano anni luce dall’innocenza del Mago di Oz di Baum, pur essendo ambientato nello stesso modo: questa Oz è crudele, fatta di pregiudizi e magie e illusioni che nascondono tutti, persino lo stesso Mago. E in mezzo a tutto Elphaba, un personaggio a tratti più oscuro di quello presentato dal musical e immensamente reale, nonostante la pelle verde e i grandi poteri magici. Elphaba che, si capisce fin da subito, non merita l’etichetta di ‘wicked‘ che le viene attaccata addosso così facilmente, perché il mondo non è fatto di estremi, ma di sfumature, sempre.
Wicked, tradotto in italiano con Strega, è un libro singolo, che non richiede tanto tempo per essere letto ma che poi resta nel cuore, e che cambierà per sempre il modo in cui si guarda alla storia di Dorothy sulla strada di mattoni gialli.
Si poteva concludere questo viaggio nel fantasy senza citare almeno una storia nostrana? E poteva quella storia nostrana non essere figlia di Licia Troisi? No, infatti. E quindi a chiudere tutto c’è il Mondo Emerso, forse il più grande worldbuilding fantasy italiano, con nove libri in tutto, divisi in tre serie (le Cronache, le Guerre e le Leggende). E non si può non parlare di Nihal, l’eroina con i capelli blu da cui parte tutto. Come nella più classica delle tradizioni, destinata ad un futuro grandioso e difficile, dal quale potrà uscire vincitrice solo grazie alla sua immensa forza d’animo e a un coraggio che oggi, a guardarmi indietro, realizzo mi abbia ispirato molto quando ho letto la saga, nei miei anni formativi.
Nihal è un pilastro del fantasy italiano, è non può mancare nell’arsenale di ogni appassionato. Non solo perché è opera di un’italiana, ma perché è una storia universale, ricca di valori e idee che non tramontano mai sotto l’orizzonte.
Quindi non mi resta che augurarvi una buona lettura, e sperare che vorrete lasciare i vostri pareri, nel caso sceglieste di provare uno dei titoli qui sopra, o delle altre raccomandazioni che non esiteremo a provare. Dalla libreria di Bossy è tutto, alla prossima.
Alcuni libri non li ho mai letti e provvederò a rimediare. Consiglio di leggere anche la trilogia di gemma doyle di Libba Bray 🙂 merita!
Quella serie è sulla mia TBR list da millenni e non sono mai riuscita a metterci le mani sopra! Ce la farò prima o poi, però, promesso.
Non mi citate Annabeth,Clarisse e tutte le semidee della serie di Percy Jackson?