“Libri, libri, libriiiiiii”.
Questo è più o meno il mantra che ripeto a chiunque mi chieda se per Natale (e in generale per qualsiasi occasione), io gradisca un regalo e quale. È anche la risposta che, solitamente, do io quando qualcuno mi domanda cosa abbia intenzione di regalare (sempre a Natale o in qualsiasi altro periodo dell’anno) ad altre persone.
La scelta ricade sempre sui libri, perché mi spinge a concentrarmi di più su chi riceverà il regalo (compresa me stessa quando decido di regalarmi un libro), cercando di capire se ci siano tematiche o storie specifiche che l’altra persona vorrebbe approfondire o se ci siano dei messaggi da lanciare neanche troppo sottilmente. Regalare/si un libro per studiare un dato argomento è, per esempio, sempre una buonissima idea.
Ecco perciò i libri che mi sento di consigliarvi per questo Natale, da regalare e regalarvi. Prima di passare però alla lista completa, vorrei anche dirvi dove potete trovare i titoli qui consigliati se non potete recarvi in libreria. Ad oggi, eccezion fatta per due titoli (che indicherò nel corso dell’articolo), tutti i libri si trovano su Bookdealer.it, la piattaforma che aggrega le librerie indipendenti in Italia!
Bene, ora possiamo davvero iniziare, e lo facciamo subito partendo da un hashtag: #Sinossy. “Sinossy” è il club del libro che abbiamo fatto nascere quest’anno e che ci ha accompagnato per questi dodici mesi con titoli importanti e illuminanti, di cui abbiamo discusso con voi via Instagram. Per me tutti i libri trattati con Sinossy sono un grosso, gigantesco “sì” per i regali di Natale (e in generale della vita). Li trovate tutti in fondo a questo articolo, anche se un paio di titoli li ho aggiunti doverosamente in lista. E ora passiamo ai consigli!
Libri per piccini e meno piccini
Non so voi, ma io ho passato il 2020 o a leggere nove libri al minuto o zero per settimane intere. Ma proprio che in quei giorni non aprivo un libro neanche per sbaglio, non avevo vie di mezzo. O meglio, una via di mezzo a volte c’era ed era costituita dai libri di sole fotografie o dai cosiddetti “journal”, i libri o manuali che ti spronano a fare, effettivamente, qualcosa (che si tratti di disegnare o descrivere le proprie giornate). Ecco, è in questo contesto che, con estremo ritardo (qui la prova fotografica e cronologica), ho conosciuto Giorgia Lupi e Stefanie Posavec, due designer e artiste che dal 2014 hanno iniziato a spedirsi cartoline piene di infografiche disegnate a mano per raccontarsi l’una la vita dell’altra. Da questa storia bellissima sono nate svariate collaborazioni e pubblicazioni, fra cui il libro “Observe, Collect, Draw. A Visual Journal”, edito Princeton Architectural Press (“Observe, Collect, Draw” non è rintracciabile su Bookdealer, quindi vi consiglierei di contattare i vostri lùibrai di fiducia per reperirlo. L’edizione italiana, “Osserva, raccogli, disegna! Un diario visivo. Scopri i pattern nella tua vita quotidiana” è edita Corraini).
Questo journal, a metà fra il diaro e la guida, insegna a realizzare quello che Giorgia Lupi e Stefanie Posavec hanno fatto con il loro libro più famoso, “Dear Data” (nato in seguito alle famose cartoline descritte sopra), e cioè tradurre in linguaggio visivo i pattern, i comportamenti che realizziamo ogni giorno magari senza neanche rendercene conto. “Osserva, raccogli, disegna!” aiuta tantissimo a sprigionare il proprio potenziale creativo e, sicuramente, anche a svagare la mente con leggerezza.
Per i regali destinati a bambin* che abbiano compiuto almeno sette rivoluzioni intorno al sole c’è, invece, “Hello Ruby. Avventure nel mondo del coding”, scritto da Linda Liukas ed edito Erickson. Attraverso esercizi pratici e illustrazioni illegalmente carine, “Hello Ruby” usa l’espediente di una narrazione avvincente e avventurosa per insegnare a chi si lancerà nella programmazione le basi del coding (Ruby è un linguaggio di programmazione completamente a oggetti), e a dirla tutta aiuta anche le persone più adulte a capirci qualcosa di questo fantastico mondo. Se nella vostra lista dei regali ci sono bambin* con meno di undici anni, questo potrebbe essere il libro giusto da regalare a Natale!
Libri di narrativa e romanzi
Qui devo fare una premessa, forse non delle più incoraggianti: quest’anno ho letto poca narrativa. Probabilmente perché le mie paure sembravano placarsi solo leggendo di fatti storici o sociali accaduti nel presente, portando quindi le mie preferenze di lettura sui saggi. Tuttavia, un po’ di romanzi mi sono rimasti effettivamente nel cuore, fra cui:
“Scopami”, Virginie Despentes, Fandango Libri
Qualsiasi libro uscito dalla testa di Virginie Despentes è tanto potente da fare male, da suscitare reazioni ed emozioni forti. Spesso e volentieri è anche una lettura che implica un enorme “Trigger Warning: abusi, violenze, st*pro” a partire dalle primissime pagine, quindi vi consiglierei di tenerlo a mente, se pensate di acquistarlo.
“Il sentiero della dea”, Phyllis Curott, Venexia
Nel 2020 ho deciso di pormi qualche domanda in più sul lato puramente spirituale della mia vita. Questa scelta, complici anche svariate chiacchierate con una delle mie migliori amiche (grazie, Betty!), mi hanno riportata sul sentiero di questo libro, che avevo in wishlist da anni ed è forse uno dei più famosi quando si parla di Wicca. Io non so dove mi condurranno queste domande sulla spiritualità, ma so dove mi ha portata il libro: verso una dimensione maggiormente promotrice della sorellanza e una più analitica nei confronti delle complessità, degli errori (anche miei) e delle difficoltà. Quindi non posso che consigliarvelo!
“Ragazza, donna, altro”, Bernardine Evaristo, Sur
“Ragazza, donna, altro” è uno dei libri di cui tutt* stanno parlando su Instagram. E a ragion veduta, direi! (Scusate, piccolo intermezzo di apprezzamento smisurato verso chiunque condivida le proprie letture su Instagram: grazie!). Io non l’ho ancora finito e già sto pensando a quando lo rileggerò. Comunque, se sapete di qualcun* che ama i romanzi corali o che semplicemente potrebbe amare la pluralità di voci e di vite raccontate da Bernardine Evaristo, beh, questo libro è imprescindibile dai pacchettini sotto l’albero di quest’anno.
I libri per imparare a identificare e combattere le discriminazioni quotidiane, pure quelle subìte a Natale
Ci siamo, questa è la sezione per i regali a chi si è appena affacciato alle tematiche del femminismo, oppure già le conosce ma vorrebbe nella libreria personale delle letture esaustive, complete e chiare proprio su questo tema.
Qui non posso che consigliare due libri: “Parità in pillole. Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane” di Irene Facheris, edito Rizzoli, e “Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà” di Jennifer Guerra, edito Tlon. Entrambi i libri sono stati oggetto di due nostri Sinossy (qui trovate l’intervista a Irene Facheris e qui, invece, quella a Jennifer Guerra), e sempre tutti e due i saggi rappresentano le mie personali Bibbie da cui attingere quando mi sembra di non riuscire a spiegare più nulla con chiarezza.
Sebbene non ancora presente con la traduzione in italiano (e, soprattutto, non disponibile tramite Bookdealer), trovo che anche “Technically Wrong: Sexist Apps, Biased Algorithms, and Other Threats of Toxic Tech” di Sara Wachter-Boettcher, edito W. W. Norton & Company, possa rappresentare un ottimo regalo per chiunque sia interessat* a quelle tematiche che girano attorno a uno dei problemi più atavici al mondo: cosa succede se a gestire un’intera architettura (in questo caso digitale) ci sono solamente (o per la maggior parte) uomini cisgender bianchi? Il libro, oltre alle risposte più intuibili, porta anche esempi davvero curiosi e, purtroppo, sconvolgenti sul mondo delle app, degli algoritmi e della tecnologia.
I grandi classici
Se c’è una cosa che si può fare durante il tempo libero, è leggere Audre Lorde su sessismo, razzismo, ageismo, omobitransfobia e disuguaglianze di classe in uno dei più grandi classici della storia del femminismo: “Sister Outsider” (in italiano edito da Il Dito e la Luna). Questa raccolta di scritti, brevi ma decisamente intensi, vi restituirà un enorme “grazie” da chiunque riceverà il regalo, soprattutto se quest* “qualcun*” ha iniziato a costruirsi una folta libreria femminista recentemente.
Tra i grandi classici, finalmente tradotti anche in italiano grazie a Tlon, c’è “Fat shame. Lo stigma del corpo grasso”, di Amy Erdman Farrell. Il Natale, oltre ai regali, porta sempre un bel po’ di grassofobia e combatterla a suon di pagine di “Fat Shame” è, diciamolo, una bellissima idea. Ma soprattutto: il volume italiano comprende una prefazione scritta da BellediFaccia (il progetto e associazione omonima di Chiara Meloni e Mara Mibelli), che già dalle prime righe apre la mente e porta inesorabilmente a guardare il mondo da un’altra prospettiva.
L’ultimo grande classico, che forse dovrete accertarvi non sia già presente tra le mensole di chi riceverà il regalo, è “Gli uomini mi spiegano le cose. Riflessioni sulla sopraffazione maschile” di Rebecca Solnit, edito Ponte alle Grazie. Conosciamo tutt* una persona che crede che il mansplaining sia “semplice arroganza”. Bene, quest’anno tutte queste persone dovrebbero ricevere in regalo il saggio di Rebecca Solnit.
Libri per la sezione “ostici ma belli”
Ho deciso di leggere alcuni dei libri (per me) più ostici proprio nell’anno mentalmente più incasinato di sempre e vi dirò la verità: ho fatto fatica, più del previsto. Dizionario, matita per segnarmi i punti chiave e qualche “No, ok, non sto davvero capendo” alla mano, i libri che vi sto per presentare mi hanno regalato emozioni davvero intense. Ciononostante, penso possano essere fra i regali più belli per chi è interessat* agli intrecci dell’intersezionalità.
Il primo in realtà è una ri-rilettura ed è “Femminismi Queer Postcoloniali. Critiche transnazionali all’omofobia, all’islamofobia e all’omonazionalismo”, a cura di Paola Bacchetta e Laura Fantone, edito Ombre Corte. Questo auto-regalo che mi ero fatta svariati anni fa si è rivelato un ottimo alleato nell’analisi delle complessità targate 2020, soprattutto per una comprensione maggiore del movimento di Black Lives Matter e di quelli che sono gli studi postcoloniali.
“Chthulucene. Sopravvivere su un Pianeta infetto” di Donna J. Haraway, Produzioni Nero è, invece, il libro che più in assoluto mi ha permesso di apprendere nuove terminologie e concetti, tanto da “ricostruirmi” la struttura mentale e portandomi a chiedere sempre, prima che io esponga un qualsiasi concetto, quali siano stati i flussi e gli intrecci che mi hanno condotta a una data supposizione. Si tratta sicuramente di un processo faticoso, ma che mi aiuta nell’analisi della contemporaneità (e penso possa fare lo stesso con chiunque riceva il saggio).
La difficoltà (graditissima) in “La società della performance: come uscire dalla caverna”, scritto da Andrea Colamedici e Maura Gancitano, edizioni Tlon, è invece rappresentata dal letterale costrutto lungo secoli interi che si sgretola pagina dopo pagina e che ci porta a una dimensione molto più silenziosa e introspettiva, felice di metterci in discussione e di portarci a chiedere perché (e come) certe azioni siano effettuate in tutto il mondo.
Regali sezione “parente che al cenone/pranzo fa la sua entrata vestit* da eteronormatività”
Sarò concisa qui, perché il titolo dice tutto: “Ancora bigotti. Gli italiani e la morale sessuale”, scritto da Edoardo Lombardo Vallauri ed edito Einaudi. Questo libro entra anche nella categoria “regali per amic* che giudicano negativamente qualsiasi tipo di non-monogamie etiche”, e in quella di “regali per amic*, partner, parenti che hanno mostrato interesse nei confronti delle non-monogamie etiche”.
SINOSSY – il resto dei libri da poter regalare
• “Nel mondo di piccole donne” di Carolina Capria, edito da De Agostini. Qui trovate la nostra intervista all’autrice, a cura di Beatrice Carvisiglia. Tra le risposte che più mi sono piaciute e mi hanno personalmente invogliata a ri-immergermi in questo “mondo di piccole donne”, c’è questa:
“Le sorelle March sono personaggi complessi che sfuggono alle semplificazioni. Non sono buone/cattive, simpatiche/antipatiche, ribelli/conformiste. Ciascuna di loro è tutto. Ciascuna di loro si porta dietro un mondo. Questa ricchezza è rivoluzionaria, perché rivoluzionari sono i personaggi femminili tridimensionali e lontani dai cliché. “Le donne” come unicum non esistono, insomma, perché ciascuna è diversa dall’altra, e Louisa May Alcott ce lo dimostra pagina dopo pagina.”
• “E poi basta” di Espérance Hakuzwimana Ripanti, edito da People. Qui potete trovare la nostra intervista all’autrice, a opera di Rachele Agostini.
“Gli antirazzisti wannabe sono quei personaggi che si attaccano al petto la spilletta da ‘antirazzista’, mentre i loro comportamenti dimostrano tutt’altro. Persone, realtà e pensieri che si professano in linea con pensieri antidiscriminatori ma poi appena incontrano una persona di origine straniera la prima domanda che pongono è ‘Da dove vieni? Da dove vengono i tuoi genitori?’.”
• “NO. Del rifiuto e del suo essere un problema essenzialmente maschile”, scritto da Lorenzo Gasparrini ed edito da effequ. Qui trovate l’intervista all’autore, a opera di Attilio Palmieri.
“Uno dei tanti inganni della cultura patriarcale è convincere gli uomini che la realizzazione di sé consista nel successo e che si ottiene sempre a spese di qualcun altro”.
• “Febbre”, di Jonathan Bazzi, edito da Fandango. Qui trovate la mia intervista all’autore.
“Lo stigma è una tradizione, un modo consueto, depositato, di fare le cose. E io, nel rifiutare lo stigma, cerco al contrario di scegliere il mio modo di calcare la scena del mondo.”
• “P. la mia adolescenza trans” di Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, edito Feltrinelli (collana Feltrinelli Comics). Qui trovare la mia recensione al volume.
“Innanzitutto: preparatevi a una lettura-esperienza totalmente avvolgente, che permette fin dalle primissime pagine di immergersi in una storia reale, delicata, figlia di un passato degli ‘anni zero’ che è molto lontana dalla rappresentazione e dall’attivismo cyber della decade 2010-2020.”
• “Caccia all’omo. Viaggio nel Paese dell’omofobia” di Simone Alliva, edito da Fandango. Qui l’intervista all’autore, a opera di Lorenzo Gasparrini.
“La disumanizzazione dell’altro ha sempre un ruolo chiave nei crimini d’odio e viene cavalcata da una certa politica perché è utile: a distrarre da altri problemi, a creare consenso facendo leva sulla paura.”
• “Club Godo, una cartografia del piacere” di Jüne Plã, Ippocampo Edizioni. Qui la mia intervista all’autrice.
“Tutto è iniziato il giorno in cui un mio ex mi ha chiesto dove si trovasse una zona particolare nella vagina. Non ne avevo mai sentito parlare, così ho fatto delle ricerche. Dato che non erano disponibili illustrazioni decenti, ho avuto io stessa l’idea di fargli un disegno di una mano che toccava questo punto misterioso.”
Buona lettura!